La shortlist internazionale, basata sui contributi di 86 Paesi, comprende anche “Belén” (Argentina), “Sound of Falling” (Germania), “Homebound” (India), “The President’s Cake” (Iraq), “All That’s Left of You” (Norvegia), “Palestine 36” (Palestina), “Sirât” (Spagna), “Late Shift” (Svizzera) e “The Voice of Hind Rajab” (Tunisia).
Per il cinema italiano, dunque, la strada verso Hollywood resta in salita. Ma grazie a “Playing God”, la speranza di vedere sventolare il tricolore sul palco degli Oscar è ancora viva.