Respira, riposa e sorridi. È questa la chiave della longevità per Immaculata De Vivo, docente alla Harvard Medical School e punto di riferimento internazionale nel campo della ricerca genetica applicata al cancro. Ma non va dimenticato di mettere a tavola i cibi giusti, di fare esercizio fisico e di non trascurare mai la salute della bocca. Vivere a lungo non dipende solo dai geni. La nostra salute è fortemente influenzata anche dallo stile di vita. La genetica, infatti, ci offre il codice con cui è scritta la nostra vita cellulare, ma l’epigenetica, che studia come le nostre abitudini e l’ambiente influenzano l’attività dei geni, influisce sul nostro stato di salute.
“Il nostro stile di vita è una calligrafia biologica che modella il genoma – spiega De Vivo fra gli autori di: Respira, riposa e sorridi, le chiavi per vivere a lungo (ed. Sperling&Kupfer) –. Cibo, stress, inquinamento, relazioni, sonno. Tutto lascia un’impronta molecolare. A differenza della genetica, che è fissa, l’epigenoma è plastico. Cambia, si adatta, si deforma, può essere migliorato e può peggiorare. È in questo spazio d’oscillazione che si gioca il nostro invecchiamento. Non tanto in termini di rughe o capelli grigi, ma come tempo biologico: infiammazione cronica, decadimento cellulare, immunosenescenza e degenerazioni cognitive”.
Professoressa De Vivo, che rapporto c’è fra DNA e longevità? E cosa possiamo fare in concreto per vivere in salute e più a lungo?
“Esiste un forte legame tra DNA e longevità. I nostri geni stabiliscono una base, ma il nostro stile di vita influenza il modo in cui il DNA invecchia, soprattutto attraverso l’accorciamento dei telomeri e i cambiamenti epigenetici. Possiamo vivere più a lungo e meglio proteggendo l’invecchiamento cellulare con abitudini sane”.
Sappiamo tutti che l’alimentazione è importante. Cosa consiglia di fare?
“Il cibo è un potente strumento anti?invecchiamento. Le regole principali sono consumare alimenti prevalentemente di origine vegetale, molta verdure e frutta, cereali integrali, grassi sani e limitare zuccheri e cibi ultra?processati. Queste scelte riducono il danno cellulare e favoriscono una sana espressione genica”.
Perché dobbiamo prevenire l’infiammazione per essere longevi?
“Prevenire l’infiammazione è essenziale per la longevità, perché l’infiammazione cronica di basso grado accelera l’invecchiamento biologico e aumenta il rischio delle principali malattie legate all’età. Le scelte di vita che riducono l’infiammazione aiutano a rallentare questo processo”.
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Fra queste scelte c’è anche quella di contrastare l’obesità?
“L’obesità aumenta il rischio, perché l’eccesso di tessuto adiposo alimenta infiammazione, stress ossidativo e disfunzioni metaboliche, tutti fattori che accelerano l’accorciamento dei telomeri e l’invecchiamento”.
Lo sport conta. Quanto esercizio fisico dobbiamo fare?
“L’attività fisica funziona come un interruttore protettivo per la longevità. Gli adulti dovrebbero muoversi regolarmente nella maggior parte dei giorni della settimana, combinando esercizio aerobico e allenamento di forza. Anche un’attività moderata ha effetti misurabili su telomeri e marcatori epigenetici e, con l’età, l’esigenza aumenta leggermente per contrastare il declino muscolare e metabolico naturale”.
Non ci pensiamo, ma anche la salute della bocca non va sottovalutata. Perché?
“La salute orale è spesso trascurata ma fondamentale. Le malattie gengivali e una scarsa igiene orale aumentano l’infiammazione sistemica che contribuisce all’invecchiamento e al rischio di malattie croniche. Mantenere la bocca in salute sostiene la longevità complessiva”.
Lei parla di impronta biologica dello stress. Come influisce sulla nostra salute?
“Lo stress lascia un’impronta biologica, alterando i livelli ormonali, aumentando l’infiammazione e influenzando i modelli epigenetici. Lo stress cronico accelera l’invecchiamento cellulare e, quindi, gestirlo è fondamentale per la salute a lungo termine”.
La psiche è importante. Anche il perdono?
“Il benessere psicologico è importante. Pratiche come il perdono riducono il carico di stress, migliorano l’equilibrio emotivo e abbassano le risposte infiammatorie, sostenendo un invecchiamento biologico più sano”.
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