Grazie all’autonomia scolastica qualche istituto ha già chiuso i battenti da qualche giorno, tutti gli altri hanno iniziato ufficialmente oggi il periodo di riposo che si protrarrà fino al 6 gennaio: dal 7 tutti pronti a tornare tra i banchi, in attesa della prossima pausa. A mettere ordine tra le date da segnare in agenda è il portale Skuola.net, che ha elaborato una panoramica dei principali appuntamenti del 2026 scolastico, tra scadenze e momenti scolastici, festività e ulteriori occasioni di pausa.
Che non tarderanno ad arrivare, precisamente a Carnevale, in programma a metà febbraio. In occasione del Martedì grasso, che stavolta cadrà il 17 febbraio, molte scuole sospenderanno le attività didattiche per uno o due giorni, dando il via alla prima pausa dell’anno scolastico. Trattandosi, però, di una ricorrenza non riconosciuta come festività nazionale, le chiusure dipendono dai calendari scolastici delle regioni e, in parte, anche dalle scelteautonome dei singoli istituti.
A fare la differenza è, infatti, la già citata autonomia scolastica, che consente alle scuole di modulare una quota dei giorni di chiusura previsti dal calendario regionale in base alle esigenze e all’organizzazione interna. In alcune regioni lo stop si concentra su due giorni: in Campania e in Liguria le lezioni saranno sospese lunedì 16 e martedì 17 febbraio. In Lombardia, invece, il calendario prevede due giorni di chiusura prima dell’inizio della Quaresima, che nella pratica si traducono in date diverse a seconda che si segua il rito romano o quello ambrosiano. Altrove la pausa si allunga. In Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto le vacanze di Carnevale dureranno tre giorni, dal 16 al 18 febbraio. Il Piemonte è la regione che concede lo stop più lungo: qui le scuole resteranno chiuse dal 14 al 17 febbraio, includendo anche il fine settimana precedente il martedì grasso.
Dopo il Carnevale, per gli studenti si apre una vera e propria full immersion di circa un mese e mezzo prima della pausa successiva. La Pasqua nel 2026 cade, infatti, domenica 5 aprile e, come da tradizione, anche il lunedì seguente sarà giorno di vacanza. Nella maggior parte delle regioni, quindi, lo stop è concentrato tra giovedì 2 e martedì 7 aprile, con rientro in classe previsto per mercoledì 8 aprile. Non mancano, però, alcune eccezioni. In Basilicata le vacanze iniziano con un giorno di anticipo, dall’1 aprile, e si protraggono fino al 7. In Liguria e in Valle d’Aosta, invece, la sospensione delle lezioni va dal 2 al 6 aprile. Il Trentino Alto Adige, invece, concederà una pausa leggermente più lunga: qui le scuole resteranno chiuse dal 2 all’8 aprile, con ritorno tra i banchi posticipato di un giorno rispetto alla maggior parte delle altre regioni.
Da questo momento in poi le occasioni per staccare diventano più frequenti, anche se non sempre si tradurranno in un vero vantaggio per gli studenti. È il caso della Festa della Liberazione: nel 2026 il 25 aprile cade di sabato e, di conseguenza, per molti resta un’occasione “sprecata”, dal momento che diverse scuole sono già chiuse nel fine settimana. Ben più favorevole, invece, la Festa dei Lavoratori. Il 1° maggio nel 2026 cadrà di venerdì, offrendo a studenti e insegnanti l’opportunità di allungare il riposo con un ponte naturale, proprio nella fase finale dell’anno scolastico. L’ultima pausa prima del rush finale verso la chiusura delle lezioni arriva con il 2 giugno, Festa della Repubblica. Nel 2026 cadrà di martedì, aprendo alla possibilità di un ponte di ben quattro giorni proprio a ridosso della conclusione dell’anno scolastico.
Proiettandoci verso la fine dell’anno scolastico, anche l’ultima campanella non suonerà ovunque nello stesso giorno, ma seguirà – come sempre – il calendario regionale. I primi a salutare le aule saranno gli studenti di Campania, Emilia-Romagna, Marche e Veneto, per i quali l’ultimo giorno di scuola è fissato a sabato 6 giugno 2026. Il calendario delle chiusure prosegue, poi, lunedì 8 giugno, quando toccherà agli alunni di Calabria, Lazio, Lombardia e Sardegna. Il grosso degli studenti, però, inizierà ufficialmente le vacanze tra martedì 9 e mercoledì 10 giugno: in queste due date chiuderanno infatti gli istituti scolastici di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Basilicata, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta. A chiudere per ultimi saranno, infine, gli studenti della Liguria, che termineranno le lezioni giovedì 11 giugno 2026, mettendo il punto finale all’anno scolastico.
Le vacanze, però, non inizieranno subito per tutti. Per molti alunni ci saranno ancora un passaggio obbligato prima di poter archiviare l’anno scolastico: gli esami conclusivi del percorso di studi. E, anche in questo caso, le scadenze sono state fissate con anticipo. Per gli studenti di terza media, le prove d’esame si collocheranno nel periodo che va dalla fine delle lezioni fino al 30 giugno 2026. Saranno poi i singoli istituti a definire, in autonomia, il calendario preciso delle prove, stabilendo date e modalità di svolgimento. Diverso il discorso per il nuovo esame di Maturità, che prenderà il via giovedì 18 giugno 2026 con la prima prova di Italiano, segnando un cambio di calendario inedito rispetto alla tradizione, che prevedeva l’avvio degli esami di mercoledì. Di conseguenza, la seconda prova si svolgerà venerdì 19 giugno 2026, con un conseguente slittamento dell’inizio dei colloqui orali alla settimana successiva, anche in considerazione dei tempi necessari per la correzione degli scritti. Solo al termine del terzo step dell’esame anche gli ultimi studenti potranno finalmente dare inizio alle vacanze estive.