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Uscito al cinema nel mezzo di una crisi d’immagine di Tom Cruise, coincisa anche con una maggiore circolazione (grazie a YouTube) di alcune interviste in cui l’attore rilasciava dichiarazioni quantomeno discutibili, Operazione Valchiria (2008) andò male al box office, prolungando una scia negativa passata anche, e insospettabilmente, per Mission Impossible 3 del 2006.

Il modo in cui Tom Cruise è riuscito a farci dimenticare del suo lato oscuro, tornando a inanellare successi e rendendosi uno degli attori dal successo più longevo della storia della Settima Arte, è un’altra storia. Qui possiamo concentrarci sul fatto che Operazione Valchiria di Bryan Singer (X-Men, X-Men 2, Superman Returns) è un film che forse avrebbe meritato più attenzione.

Ora è disponibile per gli abbonati a Netflix.

Operazione Valchiria, trama

Racconta la preparazione dell’attentato del 20 luglio 1944 ai danni di Adolf Hitler organizzato da un gruppo di ufficiali tedeschi, guidato dal colonnello Claus von Stauffenberg (interpretato da Cruise con una benda sull’occhio). Nel cast anche Kenneth Branagh.

group of military officers gathered around a table with documents and writing instrumentspinterest

United Artists

Bryan Singer considerò von Stauffenberg “un umanista”, sostenendo che “lui capì il suo ruolo di colonnello, ma capì inoltre che il nazismo stava facendo cose terribili”.

Nell’agosto 2007 è avvenuto sul set un grave incidente: undici lavoratori che si trovavano a bordo di un camion sono rimasti feriti, alcuni in modo grave, a causa della caduta dal mezzo, dovuta alla velocità con la quale aveva affrontato una curva. L’incidente provocò l’interruzione delle riprese per un breve periodo.

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Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).