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Il gruppo giapponese degli alcolici Suntory Global Spirits ha annunciato la sospensione per un anno della produzione del suo celebre bourbon Jim Beam presso lo storico impianto del Kentucky, a causa del persistente calo della domanda globale. La decisione riflette le crescenti pressioni sul settore dei distillati statunitensi, aggravate da tensioni commerciali e dalle mutate abitudini dei consumatori.
Secondo fonti aziendali, la contrazione delle vendite è stata alimentata in particolare dalle ripercussioni dei dazi imposti dall’amministrazione Trump negli ultimi anni, che hanno scatenato rappresaglie commerciali da parte di diversi partner, in principal modo il Canada, mercato chiave per i whiskey statunitensi. A Ottawa, per esempio, un boicottaggio spontaneo dei consumatori ha ulteriormente eroso le quote di mercato del bourbon. Durante il fermo produttivo, Suntory Holdings, che ha comprato il marchio Jim Beam nel 2014 per 16 miliardi di dollari, investirà nella riqualificazione dello stabilimento. Rimarranno invece operative le linee dedicate alla produzione artigianale di whisky e ad altre attività secondarie.
L’azienda non ha rivelato l’impatto occupazionale della sospensione, ma ha sottolineato che l’interruzione «non comprometterà la disponibilità del prodotto sui mercati chiave grazie alle scorte esistenti». Durante la prima presidenza di Donald Trump, tra il 2017 e il 2021, gli Stati Uniti hanno imposto dazi su una vasta gamma di prodotti importati, in particolare l’acciaio (25%), l’alluminio (10%) e i beni cinesi In risposta, Paesi come l’Unione europea, il Canada, la Cina e il Messico hanno applicato dazi mirati su prodotti simbolo tra cui, appunto il Bourbon, i jeans, le motociclette Harley-Davidson. Nel 2018 l’Ue ha imposto un dazio del 25% sul bourbon, il Canada ha introdotto un dazio del 10% sul whiskey americano, e la Cina ha applicato dazi fino al 40% su alcuni liquori statunitensi.
Proprio in queste ore, funzionari giapponesi e statunitensi hanno tenuto il secondo round di colloqui per stabilire quali progetti statunitensi riceveranno finanziamenti giapponesi nell’ambito di un accordo commerciale tra i due paesi. In base all’accordo, il Giappone si è impegnato a fornire agli Stati Uniti 550 miliardi di dollari in investimenti e prestiti, in cambio della riduzione dei dazi sulle importazioni dal Giappone da parte degli Stati Uniti.
