di
Carlotta De Leo

La premier in un video «Una nazione che conosce le proprie radici non ha paura del confronto e del futuro»

Una nazione «che conosce le proprie radici non ha paura del confronto e del futuro». In un video social, Giorgia Meloni accompagna gli auguri di Natale con un messaggio che richiama valori e tradizioni. Il presepe, spiega, «è un simbolo che ci ricorda cos’è  il Santo Natale. Un simbolo che parla di
dignità, di responsabilità  di rispetto della vita e di attenzione ai fragili» continua la premier davanti alla Natività.

Toni e parole scelti dalla premier si caricano di significato, specie se confrontati con gli auguri dello scorso anno dedicati a chi lavora nei giorni di festa per garantire agli altri di trascorrere giorni di feste serene: forze armate, personale sanitario e chi assiste gli anziani. «Siete il volto bello di questa nazione» diceva Meloni davanti a rami di abete, addobbi festosi e lucine.



















































Oggi, invece, Meloni torna a farsi riprendere davanti al presepe. E spiega:  «Anni fa  vi ho detto: prendiamo il pastorello e facciamo la rivoluzione del presepe. Lo penso ancora. Il presepe non impone nulla a nessuno. Il presepe racconta una storia, custodisce dei valori, rende più profonde le radici. E una nazione che conosce le proprie radici è una nazione che non ha
paura del confronto né del futuro».

«Che si creda o no, questo simbolo parla di dignità, di responsabilità, di rispetto della vita, di attenzione ai fragili. Sono valori – sottolinea ancora  Meloni – che hanno plasmato la nostra comunità, sono valori che meritano di essere custoditi e non messi da parte per moda o per timore».

«Siate orgogliosi della vostra identità, del messaggio universale di amore e di pace che porta con sé e che questo Natale possa regalare a ciascuno un
po’ di luce, di calma e di forza, che possa essere un tempo per  ritrovarsi, per guardare avanti con fiducia senza ovviamente dimenticare chi ha bisogno di aiuto e soprattutto senza dimenticare chi siamo», conclude la premier.


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24 dicembre 2025 ( modifica il 24 dicembre 2025 | 11:26)