Il villino a Napoli che non ti aspetti. Lo studio di architettura Sifola Sposato ripercorre le linee del Novecento italiano e le trasporta dentro questo progetto che è una vera sorpresa.

Napoli fuori stagione, che poi a Napoli è sempre stagione. Quando il cielo non è azzurro e quando il sole non batte forte ma si respira l’aria autentica della città, e di coloro che vi abitano. Qui, sulle colline, il mare d’inverno diventa il panorama perfetto per fare da sfondo a questo gioiello Liberty dei primi del Novecento. Una villa maestosa, neutra nei toni, elegante nelle forme. A coordinare le fila di questo ambizioso progetto lo studio Sifola Sposato Architetti. Che ha scelto un approccio rispettoso, senz’altro, ma anche sconvolgente.

Villa palma piante

La villa che ospita questa dimora napoletana è un gioiello Liberty dai toni neutri e dai decori pacati. Spiccano i vetri, colorati, delle finestre della zona giorno. Attorno un rigoglioso giardino verde, tipico partenopeo.

photo Valentina Sommariva styling Giulia TaglialatelaScala

Maria Vittoria, la proprietaria di casa affacciata al parapetto della scala organica. Firma riconoscibile dello studio di architettura Sifola Sposato di Napoli.

Carlo OrienteUna conchiglia? No, una scala

Maria Vittoria ci accoglie dentro la sua dimora. Frutto di una stratificazione ben strutturata di epoche e di stili. Lei è senz’altro un’amante del bello, inteso come ricerca spasmodica di una dimensione perfetta, in cui l’architettura e il contesto paesaggistico entrano in relazione fra loro con armonia. Infatti, questo villino dell’Ottocento, che guarda Napoli dall’alto, nasconde un cuore speciale che prende vita dai profili del Golfo. Unico nel suo genere, per le linee morbide e per le forme organiche, questo nucleo centrale coincide con la scala interna dell’appartamento di Maria Vittoria e della sua famiglia. «In questo appartamento vivono Maria Vittoria, il suo compagno e il suo bimbo», ci raccontano gli architetti, che hanno optato per un intervento stravolgente. La scala, firma dello studio, si ispira ai volumi degli architetti del Novecento italiano e al contesto in cui si colloca. Sembra quasi di ritrovarsi dentro la celebre Cupola di Antonioni, in Sardegna, disegnata dalla mano organica dell’architetto visionario Dante Bini, che ha optato per la stessa morbidezza nelle linee e nei volumi, o ancora dentro una conchiglia. Un percorso sinuoso che si avvolge su sé stesso e che ci abbraccia passo dopo passo.