Secondo l’ex chitarrista dei Rolling Stones Mick Taylor, tra le oltre 500 chitarre d’epoca donate da un miliardario statunitense al Metropolitan Museum of Art (Met) di New York ce n’è anche una che gli apparteneva e che a un certo punto gli fu rubata. E non è una chitarra qualsiasi: è la Gibson Les Paul del 1959 che l’altro chitarrista della band Keith Richards suonò durante una storica apparizione del 1964 all’Ed Sullivan Show, programma che lanciò negli Stati Uniti molte rock band inglesi, e che nel tempo è stata suonata e posseduta da altri illustri colleghi, in una storia travagliata e seguita da vicino da appassionati di musica e strumenti musicali.

Il Met la pensa diversamente, e sostiene che Taylor – che suonò con gli Stones dal 1969 al 1974 – non sia mai stato il proprietario della chitarra, che si sa essere stata suonata a un certo punto anche da Eric Clapton, posseduta da Bernie Marsden dei Whitesnake e con la quale in un’occasione fu fotografato anche Jimmy Page dei Led Zeppelin.

La Gibson Les Paul del 1959 oggi (la seconda nel post)

La versione di Taylor, riportata dal New York Times, è che lui l’aveva acquistata dai Rolling Stones mentre suonava ancora con il gruppo del cantante rock e blues inglese John Mayall, una storia che nel tempo è stata tramandata da molti giornalisti musicali e appassionati di chitarre. Nel 1969 poi Taylor si era unito agli Stones, portando con sé la chitarra, che suonò anche nel suo primo concerto con loro a Hyde Park.

Secondo Taylor la chitarra era tra le nove che furono rubate alla band nel 1971 nella villa vicino a Nizza dove stava lavorando sul disco Exile on Main St., considerato tra i loro migliori. È anche la versione raccontata in un’antologia del 2013 dedicata agli strumenti usati dai Rolling Stones e scritta dal musicista Andy Babiuk, nonché quella che sapevano gli impallinati della band. Per questo, ha detto la sua manager, Taylor è stato «sorpreso» nel vedere che la sua chitarra era finita al Met.

Il Met invece fa una ricostruzione diversa. In base alle ricerche del museo, fino al 1971 la chitarra risultava di proprietà di Richards, e anche se a un certo punto le informazioni non sono complete non sarebbe stata rubata durante quel furto. In un comunicato il museo spiega che la storia dei passaggi di proprietà della chitarra è «lunga e ben documentata» e sostiene che non sia mai stata di Taylor, che in tutto questo tempo non l’aveva mai rivendicata come propria. Tra l’altro, la chitarra era già stata messa in mostra sempre al Met nel 2019.

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Secondo i documenti a disposizione del Met, a partire dal 1971 la chitarra risulta di proprietà di un certo Adrian Miller, che in seguito l’aveva venduta a Cosmo Verrico, chitarrista della band rock inglese degli Heavy Metal Kids. Dopo una serie di passaggi di proprietà tutti tracciabili, nel 2004 fu messa all’asta, senza essere venduta. Due anni dopo però la comprò il produttore svedese Peter Svensson, che nel 2016 la vendette al miliardario Dirk Ziff, lo stesso che la prestò al Met per la mostra del 2019 e che l’ha poi ceduta al museo assieme al resto della sua collezione.

I documenti in mano al Met comunque non chiariscono se al tempo Miller avesse comprato la chitarra da Richards, e non specificano nemmeno come l’avesse acquisita. Miller è morto nel 2006, e Verrico dice di non ricordare come fosse arrivata nelle mani di Miller. Richards, contattato dal New York Times, invece non ha risposto alla richiesta di chiarimenti.

Secondo un’altra fonte anonima citata dal tabloid Page Six, Taylor dice di non aver mai ricevuto alcuna compensazione per il furto della chitarra. La rappresentante del chitarrista ha aggiunto che vorrebbe ispezionarla per confermare la sua provenienza «in un modo o nell’altro», ma il Met dice di non aver avuto richieste da nessuno.

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