di
Jacopo Storni

La figlia cresciuta in fretta, ora ha 15 anni, e i ricordi del passato nel post prima delle feste: «Guardo il cartello e le pietrine verdi e mi chiedo come sia potuto passare tutto nel tempo di uno starnuto»

Un disegno appiccicato al muro con il nastro isolante. Gli adesivi di Babbo Natale sulle mattonelle del bagno. Una foto piena di sorrisi dentro la macchina minuscola. Leonardo Pieraccioni, a poche ore dal Natale, si lascia andare alla nostalgia dei tempi che non tornano più, quelli dell’infanzia della figlia, che gli regalava sorprese con le sue parole inaspettate, i dipinti improvvisati, le risate purissime e scanzonate. 

Una nostalgia che, però, può diventare risorsa grazie al tenero incanto dei ricordi. Nel suo ultimo post su Instagram, l’attore e regista fiorentino racconta le tracce di sua figlia dentro casa. «A casa mia resiste ancora qualche passaggio della mia figliola “piccola”. Un cartello sulla porta di un enigmatico Laboratorio certificato, degli adesivi natalizi che mise lei in bagno, un barattolo di pietrine verdi con le quali mi sembrava ci parlasse. Ora ha quindici anni, la porta chiusa, parla al telefono, passo e origlio: “La Didi dice che la Mimi porta la Dudi dalla Lizzi”. Quei diminuitivi hanno abbreviato anche 15 anni in un secondo. Guardo il cartello e le pietrine verdi e mi chiedo come sia potuto passare tutto nel tempo di uno starnuto».



















































E poi si sofferma a guardare quella foto di un viaggio in 500 che fecero insieme: «In cucina ho la foto di quando abbiamo fatto “un viaggio” in 500, mi ricordo perfettamente come rideva alle salite». E infine un ricordo di lui adolescente: «Io da ragazzo, per una settimana, ho venduto porta a porta i primi telefoni col vivavoce. Ne vendetti uno solo. Lo comprò una signora, per il figlio. Mi diede i soldini e poi mi disse una cosa tipo: “I figli ti rubano gli anni, ma poi te li rendono in ricordi”. Io presi i soldi,
alla frase non ci feci troppo caso, però la memorizzai. Avevo diciassette anni e pensai che, prima o poi, quella frase mi sarebbe tornata in mente».

Ed ecco, adesso che sua figlia è adolescente, quella frase gli è tornata in mente. Può essere doloroso vedere il tempo che passa così veloce, vedere i figli che crescono e ti scappano dalle mani. Ma se i ricordi restano, se i ricordi sopravvivono, quei giorni restano per sempre nell’anima


Vai a tutte le notizie di Firenze

Iscriviti alla newsletter del Corriere Fiorentino

24 dicembre 2025