di
Francesco Sessa
L’allenatore spagnolo parla per la prima volta dopo la separazione con il numero 1: «C’erano alcune cose su cui non eravamo d’accordo. Sono uscito dalla chat di Whatsapp»
Juan Carlos Ferrero rompe il silenzio. A una settimana dall’improvvisa separazione da Carlos Alacaraz, l’allenatore spagnolo racconta tutto – o meglio: quasi tutto, «ci sono aspetti in cui non entrerò nei dettagli», dice – su quanto accaduto con l’ormai ex allievo, preso sotto la propria ala sette anni fa e diventato numero 1 del mondo.
Ferrero, anch’egli con un passato da primatista del ranking Atp, parla a Marca e conferma quanto già trapelato negli scorsi giorni: all’origine della rottura tra i due ci sono state questioni di natura contrattuale. «Tutto sembrava andare bene», esordisce Juan Carlos. «È vero che quando finisce un anno, certe cose devono essere riviste riguardo ai contratti. E come per qualsiasi nuovo contratto, guardando all’anno successivo, c’erano alcune cose su cui non eravamo d’accordo. Una parte tira in una direzione e l’altra in un’altra. La squadra di Carlos pensa a ciò che è meglio per lui, e la mia pensa a ciò che è meglio per me. C’erano alcune questioni su cui entrambe le parti erano in disaccordo».
Ferrero: «Avremmo potuto risolvere se ci fossimo seduti a parlare, ma non l’abbiamo fatto»
Prosegue Ferrero: «Forse si sarebbero potute risolvere se ci fossimo seduti a parlare, ma alla fine non l’abbiamo fatto e abbiamo deciso di non continuare. Eravamo in disaccordo e alla fine abbiamo preso strade separate». Nella lettera d’addio al suo allievo, l’allenatore aveva detto: «Speravo di continuare». Racconta: «Il rapporto tra noi due è stato spettacolare per tutto l’anno. Non abbiamo mai avuto discussioni. L’arrivo di Samuel Lopez ha portato una ventata di aria fresca nella squadra, permettendo al rapporto di durare in futuro. È stato un anno molto positivo e, quando si è concluso a Torino, tutti avevamo l’idea di continuare. Poi è successo quello che è successo e abbiamo preso strade diverse».
Ferrero fa anche un passo indietro e ricorda i primi tempi con Carlos: «Uno dei momenti che ricordo con più affetto è quando era più giovane, dai 15 ai 18 anni. È stato un periodo meraviglioso in cui abbiamo condiviso tantissimi momenti insieme: allenamenti, tornei, hotel… Andavamo sempre ovunque insieme. La mia esperienza come allenatore di Carlos è stata molto positiva. Siamo stati entrambi fortunati perché ha trovato qualcuno che lo guidasse nel suo sviluppo, qualcuno con esperienza nel mondo del tennis che potesse insegnargli tantissimo. Ecco perché dico fortunati, perché spesso non è facile trovare qualcuno che ti dedichi così tanto tempo. E sono stato fortunato a trovare qualcuno che è stato in grado di imparare a un ritmo così veloce».
Poi un dettaglio, che non aggiunge elementi alla rottura ma è sicuramente curioso: Juan Carlos ha lasciato la chat di Whatsapp. «Sì, le cose stanno così. Una volta confermato che non avremmo continuato, ho salutato tutti. In seguito, ho ricevuto messaggi individuali, e ne sono grato». Infine: se arrivasse un’offerta da Sinner, la accetterebbe? «È una cosa su cui dovrei riflettere. Sono giocatori straordinari, ma come ho detto prima, non è il momento di pensare a una cosa del genere e dire sì o no. Ora è il momento di superare questo periodo difficile perché penso ancora a Carlos ogni giorno, e non è il momento di pensare agli altri».
24 dicembre 2025 ( modifica il 24 dicembre 2025 | 11:48)
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