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Redazione Cronache e Gloria Bertasi

Raffiche a Nord est fino a 109 km/h. Diversi i temporali che stanno coinvolgendo gran parte del Nord ma anche altre regioni come il Molise. Attenzione massima in pianura nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna. Dopo Natale in arrivo possibili onde artiche a causa di una destabilizzazione del vortice polare

È una vigilia di Natale all’insegna del maltempo quella di quest’anno, con uno scenario che potrebbe aprire la strada a evoluzioni ancora più fredde nei prossimi giorni a causa di una possibile destabilizzazione del vortice polare. Bora e piogge battenti stanno attraversando buona parte dell’Italia per effetto di una perturbazione atlantica. Particolarmente colpiti il Centro-Nord, Campania e Sardegna, con neve diffusa sotto i 1000 metri sui rilievi del Nord fino anche a quote di 500-700 metri. La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente a partire dall’Emilia-Romagna, dove oggi domina l’allerta arancione e domani alcune zone passeranno a quella rossa. Per questo il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, presiederà oggi alle 16, nella sede di via Vitorchiano a Roma, l’Unità di crisi del Dipartimento della Protezione civile convocata per fare il punto – insieme alle strutture operative e alle Regioni interessate – sull’evoluzione del maltempo, sulle criticità in atto e sulle azioni di prevenzione adottate dalle strutture territoriali di protezione civile. 

Danni per le forti raffiche a Nord Est
A Trieste le forti raffiche di Bora hanno raggiunto i 109 km/ orari e  nel pomeriggio si prevede raggiungano i 120 km/h. Il vento forte ha provocato già i primi danni. Durante la mattinata alla Sala operativa regionale (Sor) e al Nue 112 sono arrivate infatti segnalazioni di recinzioni divelte nel comune di Trieste, alberi caduti nei comuni di Fiumicello Villa Vicentina, Duino-Aurisina e Trieste, segnalazioni di problematiche legate al vento forte nei comuni di Trieste, Cervignano del Friuli, Doberdò del Lago, Monfalcone, Duino-Aurisina, Fiumicello Villa Vicentina. 



















































Acqua alta a Venezia
A Venezia l’acqua alta non è stata così elevata da far sollevare (ancora) le paratoie del Mose ma ha allagato, piazza San Marco, con le sue parti più basse – la basilica e le Procuratie Vecchie – appunto sott’acqua. E i (pochi) turisti che mercoledì mattina hanno deciso di visitare il salotto buono di Venezia, nonostante condizioni meteo decisamente poco favorevoli a un’escursione tra monumenti, calli e campi, sono saliti sulle passerelle per raggiungere Palazzo Ducale e la riva e faticano a tenere aperti gli ombrelli a causa del vento. Come preannunciato dagli meteorologi, sarà un Natale all’insegna del maltempo in laguna tra allerta bora, precipitazioni e acqua alta. Nella nottata della Vigilia, un picco di un metro creerà disagi ai fedeli che presenzieranno alla messa di mezzanotte a San Marco. Per questo è possibile che venga innalzato il Mose. 

Meteo, vigilia sotto la pioggia e bora, acqua alta a Venezia, domani allerta rossa in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna è allerta arancione
Si sono registrati alcuni parziali allagamenti di sottopassi a Bologna per il maltempo. Lo riferisce il Comune, in una nota di aggiornamento sull’«allerta meteo arancione», sottolineando che «il bollettino di aggiornamento pubblicato dall’Agenzia regionale di Protezione Civile e Centro funzionale Arpae, valido dalle 10.30 fino alle 15 di oggi, indica che le precipitazioni delle ultime ore stanno generando rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici degli affluenti di Reno. Per le prossime ore sono previste precipitazioni diffuse sull’intero territorio, di debole intensità sul settore più occidentale e le pianure settentrionali, di moderata intensità sulle rimanenti aree». La protezione civile dell’Emilia-Romagna ha infatti confermato l’allerta arancione per quasi tutto il territorio regionale già in vigore oggi,  24 dicembre. Allerta rossa appunto anche domani in pianura nelle province non solo di Bologna ma anche di Ferrara e Ravenna. Osservati speciali sono gli affluenti di destra del Reno con alimentazione collinare. Quello che al momento desta le principali preoccupazioni è l’Idice. Sono possibili esondazioni.

In Molise rinviato un evento
È stata rinviata per il maltempo la tradizionale faglia di Natale di Oratino, inizialmente prevista per oggi, 24 dicembre. Le forti piogge che nelle ultime ore stanno interessando gran parte del Molise hanno spinto gli organizzatori a posticipare l’accensione del grande fuoco rituale per motivi di sicurezza. La nuova data fissata è domenica 28 dicembre, con inizio alle ore 15.30. Se le condizioni meteo lo consentiranno, il borgo tornerà a riunirsi attorno a uno degli appuntamenti più attesi del periodo natalizio, capace ogni anno di richiamare residenti, emigrati di ritorno e numerosi visitatori.

Le previsioni per il 25 dicembre: il Natale meno caldo degli ultimi 5 anni
Dopo una Vigilia perturbata su tutto il Centro-Nord e in altre regioni come il Molise, domani, 25 dicembre, sarà un Bianco Natale in montagna: tanta neve oltre i 600-700 metri al Nord e sull’Appennino Tosco-Emiliano, oltre i 1000-1200 metri sul resto della dorsale. Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma un Santo Natale diverso: sarà «bianco», ventoso e meno caldo rispetto a quelli di stampo autunnale degli ultimi 5 anni. Fino al mattino le regioni raggiunte dalle maggiori precipitazioni saranno quelle di Nord-Ovest e quelle della fascia tirrenica; nel corso del pomeriggio avremo ancora ombrelli aperti al Centro-Nord e neve sulle Alpi di Nord-Ovest e sull’Appennino settentrionale, con solo qualche fenomeno isolato all’estremo Sud. Per domani nella regione Emilia Romagna è prevista allerta rossa nell’area della pianura bolognese per rischio di piene «sugli affluenti in destra Reno con alimentazione collinare». L’allerta massima riguarda anche le aree pianeggianti delle province Ferrara e Ravenna

In arrivo le onde artiche
Nel cuore dell’inverno si possono verificare delle onde gelide di origine artica, masse d’aria molto fredde che dal Polo Nord possono spingersi verso l’Europa e l’Italia, provocando bruschi cali delle temperature e nevicate fino in pianura. Questo accade quando il vortice polare si destabilizza a causa delle intrusioni di aria più mite alle alte latitudini, consentendo alle ondate gelide di raggiungere anche l’Europa. Secondo gli ultimi aggiornamenti di Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, nei prossimi dieci giorni sono attese tre ondate di gelo. La prima, dal 29 dicembre, potrebbe determinare un deciso raffreddamento, ma con condizioni in prevalenza stabili e soleggiate. La seconda, tra San Silvestro e Capodanno, porterebbe un ulteriore crollo termico, con possibili nevicate a bassa quota al Centro-Sud, soprattutto sul versante adriatico. La terza, dopo il 2–3 gennaio, potrebbe essere la più intensa, con aria gelida fino al Mediterraneo e una fase meteo più movimentata se dovesse interagire con una perturbazione atlantica. Alla base di questa evoluzione c’è il riscaldamento stratosferico, un fenomeno capace di indebolire il vortice (o vertice) polare, la vasta area di bassa pressione che circonda l’Artico. Quando questo grande serbatoio di aria fredda si destabilizza, le masse gelide possono fuoriuscire più facilmente e scendere verso latitudini più basse, influenzando in modo diretto il clima europeo e italiano.

24 dicembre 2025 ( modifica il 24 dicembre 2025 | 16:09)