A quanto pare la scelta di non sviluppare Baldur’s Gate 4 sarebbe derivata da una certa stanchezza di Larian Studios nei confronti dell’ambiente di Dungeons & Dragons, e dunque alla volontà di tornare alle proprie origini con un sistema diverso e rinnovato.
Con l’enorme successo di Baldur’s Gate 3 era naturale aspettarsi che Larian Studios si sarebbe occupata anche di un seguito della serie, invece a sorpresa ha annunciato Divinity, tornando alla sua vecchia serie.
Non è escluso che questo cambiamento sia dovuto anche ad alcune variazioni nei rapporti tra Larian e Wizards of the Coast, considerando che i recenti licenziamenti nel gruppo americano hanno portato a una sostanziale modifica dei responsabili dei progetti esterni, ma il CEO Swen Vincke ha riferito che il motivo principale era la voglia di cambiare ambientazione e sistema di gioco.
Troppe costrizioni date da D&D
“Faremo del nostro meglio per realizzare il miglior gioco possibile”, ha affermato Vincke. “Siamo entusiasti di ciò che stiamo creando, il che è già un passo nella giusta direzione, perché non eravamo così entusiasti di ciò che stavamo realizzando quando lavoravamo al progetto D&D”.
Questo è peraltro un punto che Vincke ha toccato anche in precedenza: durante un discorso alla GDC aveva infatti riferito che “Ci sono state molte limitazioni derivate dalla necessità di mantenersi fedeli a D&D e alla quinta edizione”, considerando che questo “non è un sistema facile da tradurre in videogioco”.
Con il nuovo Divinity in arrivo, Larian avverte i curiosi sui capitoli precedenti: sono “vecchi”

Molte idee sono state scartate perché non erano compatibili con il rulebook della quinta edizione di Dungeons & Dragons, e probabilmente tutto questo ha spinto Larian a tornare su Divinity ed elaborare così un sistema di gioco che possa esprimersi al meglio in videogioco.