Buen Camino, il film con cui, dopo 5 anni, Checco Zalone – all’anagrafe Luca Medici – torna al cinema il giorno di Natale, racconta di «un papà che segue la figlia lungo il cammino di Santiago» e «diventerà un percorso di avvicinamento» a quella figlia.

Il papà è lui, che nella vita reale di figlie ne ha due, Gaia (13 anni a febbraio) e Greta (10 a gennaio), e una separazione alle spalle. «In realtà non ci eravamo mai sposati. E siamo in buoni rapporti», dice al Corriere della madre delle sue bambine. La storia con la sua ex compagna Mariangela Eboli era iniziata nel 2005, quando la incontrò in un locale di Casamassima, nel Barese, dove lei gestiva il karaoke. Insieme hanno condiviso vita e lavoro, guidando anche la società cinematografica Mlz, prima del febbraio 2024. Attorno alla separazione si è acceso il gossip, e si diceva che Checco Zalone si fosse messo con Virginia Raffaele. In realtà, «l’ho rivista l’altro giorno, per la prima volta dal tempo del video sul Covid e l’immunità di gregge. Ci abbiamo riso su. In realtà, Virginia sa che non glielo darò mai».

Gaia, la sua figlia più grande, «sta giustappunto entrando nella fase adolescenziale». E va a cavallo «tutti i giorni». «Non è il tennis. Il cavallo lo devi curare, farlo girare ogni giorno. Se ti fai vedere dopo una settimana il cavallo è incazzatissimo e te la fa pagare». Ma l’impegno è anche del papà: «È il terzo che le compro. Una cavalla: Etta. E pensare che io i cavalli ero abituato a mangiarli: da noi in Puglia si fanno le braciole. Ora è tabù».

Dalle sue figlie, ha ricevuto la lettera per Babbo Natale, «scritta a mano, fotografata e inviata via whatsapp». Le richieste sono precise e ben indirizzate, «modulate in base al reddito. Nonno Sandro e nonna Tonia: cover bianca dell’I-Pad. Zio Fabio: anello Pandora, Pandora è la marca. Zio Checco: anello più prodotti per skin care. Papà: I-Phone 17. Bianco. Deve essere Pro, con tre foto, grazie”. Col cazzo!». Il fratello Fabio è identico a lui, «Solo che lui è povero, fa lo steward per Air Dolomiti». L’altro fratello, Francesco, «collabora con me a tutte le mie attività, ma vista la stazza pensano che sia la mia guardia del corpo. La gente per fortuna non sa che è buonissimo, quindi lo teme. Quando mi manda affanculo, il che accade spesso, si scandalizzano: ma come lo tratta, come si permette!». I genitori sono ancora presenti nella sua quotidianità: «Vivono nella mia prima casa. Gliel’ho lasciata quando non ero ancora ossessionato dal denaro».

La sua presunta «ossessione per il denaro» è diventata tema pubblico con la rottura professionale con il produttore storico Pietro Valsecchi, che in un’intervista sul Corriere lo ha accusato di essere diventato «ossessivo e molto attento ai soldi» e di aver cercato il «riconoscimento dell’intellighenzia di sinistra», spendendo molto (24 milioni di euro) nel film Tolo Tolo per questo scopo. «Capisco che possa essere risentito: è umano, questo è il primo film che non faccio con lui». E replica ironico: «Sono attento al denaro proprio per poter finalmente piacere all’intelligentsia di sinistra».