di
Francesco Sessa
Era considerato il nuovo crac del basket ed è stato prima scelta al Draft nel 2016, prima di perdersi e rimanere senza contratto: «Ora potrei giocare, ma non voglio solo occupare un posto». Adesso è amministratore delegato del South Florida Sails nella Sport Fishing Championship
Doveva essere il nuovo LeBron James. Un giocatore a tutto campo, con fisicità e grande proprietà di palleggio, soprattutto un’invidiabile visione di gioco, con però un enorme punto debole: il tiro da fuori, di fatto inesistente, oltre a un fisico troppo fragile. Ben Simmons, prima scelta assoluta nel Draft 2016 con i Philadelphia 76ers, era atteso come il nuovo crac dell’Nba. Ma l’esperienza tra i grandi è stata una parabola: prima tanto in alto, poi giù a strapiombo. Al punto da doversi reinventare lontano dal parquet, nella pesca professionistica.
L’ascesa di Ben Simmons e i problemi al tiro
Simmons è stato Rookie of the Year nel 2018, ovvero il miglior esordiente della Nba, dopo aver saltato il primo anno (2016/17) a causa di un infortunio al piede destro. In carriera è stato selezionato tre volte per l’All-Star Game. Un inizio di carriera importante, in una squadra – i 76ers – ai tempi giovane, talentuosa, promettente: Simmons ma anche Joel Embiid, oltre a veterani quali JJ Redick (attuale coach dei Los Angeles Lakers) e anche, per un breve periodo, Marco Belinelli. Alla lunga, però, sono venuti fuori i grossi limiti di Simmons, specialmente nel fisico e al tiro: assolutamente non pericoloso da tre punti e anche dalla media distanza, le difese gli lasciavano metri di spazio, potendo raddoppiare sugli altri tiratori. Senza tiro, non si va da nessuna parte nel basket di oggi. E Simmons, dopo essere passato prima ai Brooklyn Nets e poi ai Los Angeles Clippers, si è trovato senza contratto.
La nuova vita nella pesca professionistica
Sul suo profilo Instagram, che può contare sulla bellezza di 7 milioni di follower a dimostrazione della popolarità e dell’hype nei suoi confronti, sono comparse foto da pescatore. E ora Ben si è aperto nel racconto della sua nuova fase di vita: è il nuovo amministratore delegato del South Florida Sails nella Sport Fishing Championship, definita dall’ex Sixers come «la Formula 1 della pesca». Si tratta di una lega professionistica di pesca in mare aperto, con tornei a cui partecipano pescatori professionisti. Simmons ha raccontato: «È il primo vero campionato competitivo di pesca sportiva. È un campionato di 16 squadre, in crescita e in espansione. La pesca sportiva mi ha sempre interessato: questi ragazzi pescano su imbarcazioni da milioni di dollari e restano in acqua per giorni interi. Quindi, è noioso e duro, ma molto divertente».
E il basket? «Ora mi troverei a mio agio nella Nba, ma voglio poter esprimere il massimo di me stesso. Non credo abbia senso occupare un posto solo per essere in campo. Penso che sia un po’ egoistico. Passare dal giocare nella Nba all’avere l’opportunità di possedere una squadra di vela con sede a Miami, che ora chiamo casa, è speciale». Simmons lavora per tornare in Nba da protagonista e si sta allenando molto al tiro: «Sento che il mio tiro ora è molto migliore rispetto all’ultima volta». In attesa di una chiamata dalla Nba, si dà alla pesca professionistica. Anche il nuovo LeBron deve sapersi reiventare.
24 dicembre 2025
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