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Redazione Economia
Dall’inizio dell’anno il metallo prezioso ha guadagnato oltre il 70% e si avvia a registrare la miglior performance annuale dal 1979, confermandosi bene rifugio per eccellenza
Record dell’oro a Natale che tocca i 4500 dollari l’oncia. Dall’inizio dell’anno il metallo prezioso ha guadagnato oltre il 70% e si avvia a registrare la miglior performance annuale dal 1979, confermandosi bene rifugio per eccellenza in una fase di elevata volatilità e timori sul fronte macroeconomico.
Ma perchè sale l’oro? L’oro è tradizionalmente considerato un bene rifugio: gli investitori corrono verso di esso quando aumentano le tensioni geopolitiche, i rischi di guerra, le tensioni commerciali o l’incertezza economica globale. Nel 2025 queste spinte sono state particolarmente forti, contribuendo a forti acquisti di oro fisico e strumenti come gli ETF legati al metallo.
Non c’è però solo l’oro. Anche argento, platino e rame hanno aggiornato ulteriormente i loro record. L’argento per la prima volta nella storia ha superato la soglia chiave dei 70 dollari l’oncia, con un rialzo di oltre il 2,7% che gli ha permesso di toccare il massimo storico di 71,06 dollari. Da inizio anno i prezzi sono aumentati del 145 per cento. Corre anche il platino in rialzo di quasi l’8 per cento che lo ha proiettato al livello record di 2.252 dollari l’oncia. E record storico anche per il rame, con i futures sul London Metal Exchange saliti a circa 12.049 dollari la tonnellata. I guadagni superano il 35% da inizio anno. Uno dei motivi è l’accumulo precauzionale di scorte negli Stati Uniti, alimentato dal timore di dazi futuri sull’import.
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24 dicembre 2025
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