Los Angeles, 24 dicembre 2025 – La sera della vigilia di Natale arriva puntualissimo in tv ‘Una poltrona per due’, uno dei film culto della stagione delle feste. La pellicola, diretta da John Landis, uscita nel 1983, ha come protagonisti Dan Aykroyd ed Eddie Murphy che interpretano rispettivamente un agente di cambio e un senzatetto che si troveranno l’uno nei panni dell’altro a causa di una scommessa di due facoltosi banchieri. Il film, che ha appassionato intere generazioni e continua a divertirci ogni anno a Natale, andrà in onda – per il ventottesimo anno consecutivo – la sera del 24 dicembre su Italia 1 a partire dalle ore 21:30. Ma sappiamo davvero tutto su questo lungometraggio e sul suo finale? Scagli la prima pietra chi, anche quest’anno, non darà una sbirciatina alla spiegazione del gran colpo finanziario.
5 curiosità su ‘Una poltrona per due’
1. Chi avremmo dovuto vedere
Inizialmente il titolo originale della commedia doveva essere ‘Black and white’ ed era stata pensata per la coppia comica composta da Gene Wilder e Richard Pryor che avevano lavorato spesso insieme. Quando Pryor ha abbandonato il progetto e Murphy è salito a bordo al suo posto ha preteso che venisse sostituito anche l’altro protagonista per timore di essere considerato la ‘nuova spalla’ di Wilder.
2. Collegamenti ad altri film di Landis
‘Una poltrona per due’ presenta alcuni collegamenti con altre opere di John Landis. Nella camera da letto di Ophelia, interpretata da Jamie Lee Curtis, compare ad esempio la locandina di un film intitolato ‘See you next Wednesday’, una pellicola fittizia il cui poster compare anche nei film ‘The Blues Brothers’, ‘Il principe cerca moglie’ e nel videoclip di ‘Thriller’ di Michael Jackson, tutti diretti dal regista. Il numero di matricola dell’arresto di Aykroyd è 74745058, quasi identico a quello del personaggio di John Belushi in ‘The Blues Brothers’ che è 7474505B e nel film ‘Il principe cerca moglie’ si vedono i due fratelli Duke (Ralph Bellamy e Don Ameche) vivere ormai da senzatetto.
3. La ‘Regola Eddie Murphy’
Nel film i due protagonisti riescono a mandare in rovina i fratelli Duke grazie a informazioni governative non ancora divulgate. La questione ha avuto un’influenza così grande del mondo della finanza da aver creato a Wall Street la cosiddetta ‘Regola Eddie Murphy’: dal 2010 non è consentito l’utilizzo di informazioni governative non pubbliche per speculare sulle materie prime, un po’ come avviene nel film
4. Tutti i Cameo
Nel film compaiono diversi personaggi noti o legati in qualche modo ai protagonisti: c’è, infatti, una breve apparizione del cantante e chitarrista Bo Diddley; Muffy – la ragazza bionda all’interno del Country Club – ha il volto di Kelly Curtis, sorella di Jamie Lee, e James Belushi è travestito da gorilla nella medesima scena.
5. Una battuta rimossa
Quando i due protagonisti passano accanto al World Trade Center, Louis Winthorpe III (Aykroyd) dice a Billy Ray Valentine (Murphy) “In questo edificio o si uccide o si viene ucciso”, riferendosi alle pratiche senza scrupoli di Wall Street. La battuta fu, però, rimossa dopo l’11 settembre 2001 per rispetto alle vittime dell’attentato.
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Spiegazione del finale
Nel finale del film si vedono i due protagonisti fare molti soldi in borsa e, allo stesso tempo, mandare in rovina i fratelli Duke. Ma come? Partiamo dalla definizione dei contratti ‘futures’ che a Wall Street rappresentano accordi basati su avvenimenti che si verificano nel futuro e sono utilizzati solitamente per le materie prime (come il succo d’arancia del film).
I Duke, convinti che il prezzo delle arance salirà, ordinano al loro collaboratore di comprare titoli, mentre i due protagonisti – che conoscono la verità e sanno che ci sarà una picchiata dei prezzi – aspettano che il prezzo del succo di arancia salga in borsa a 142 (1,42 dollari) per venderne 200 futures. Appena il prezzo del succo di arancia inizia a scendere – dopo le informazioni governative pubbliche che annunciano la sovrapproduzione – i due protagonisti comprano a 0,46 centesimi quello che avevano venduto a 1,42 dollari. Il loro guadagno è, dunque, pari al 208%. I Duke, invece, si ritrovano con 394 milioni di dollari di debito e vanno in bancarotta.