Dopo aver conquistato la pole position, Johann Zarco ha regalato alla Honda un nuovo successo alla 8 Ore di Suzuka, portando alla vittoria la moto #30 insieme all’idolo locale Takumi Takahashi.
Dopo aver visto sfuggire temporaneamente il primo posto all’inizio della gara, la Honda ufficiale ha rapidamente imposto il proprio ritmo sul resto del gruppo, con Takahashi e Zarco che si sono alternati perfettamente per aumentare progressivamente il distacco sui rivali, mai in grado di impensierirli realmente.
Solo la Yamaha #21 (Jack Miller-Katsuyuki Nakasuga-Andrea Locatelli) è riuscita a tenere davvero il passo, ma comunque a debita distanza.
Nonostante i problemi e le cadute, in particolare tra i leader del campionato, la gara è stata piuttosto lineare, senza Safety Car, durante le prime sei ore, prima che nelle ultime due ore la vettura di sicurezza entrasse in azione un paio di volte che hanno in qualche modo rimescolato le carte, anche se ormai la Honda #30 aveva un solido vantaggio sulla Yamaha #21.
Jack Miller
Foto di: Kusudo Aki
Tuttavia, nonostante un cambio di leadership durante l’ultima sosta ai box della Honda in regime di Safety Car, l’obbligo della Yamaha di fermarsi un’ultima volta poco dopo questa neutralizzazione ha rapidamente restituito a Zarco un vantaggio di circa 40″ su Miller, con i due piloti MotoGP che hanno concluso la gara in sella mentre la notte calava progressivamente sul circuito di Suzuka.
Questo successo permette quindi alla Honda di vincere per la quarta volta consecutiva la gara e a Zarco di raddoppiare il risultato dopo il successo dello scorso anno. Takahashi, dopo i successi del 2010, 2013, 2014, 2022, 2023 e 2024, si aggiudica quindi il settimo titolo alla 8 Ore di Suzuka – un record – e il quarto consecutivo per il giapponese.
Dietro alla Yamaha #21, è la Suzuki #1 a salire sul podio, dopo aver superato la Honda #73.
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