Il Patriarca di Gerusalemme, dato fra i papabili dell’ultimo Conclave, negli ultimi tempi è stato molto presente in Lombardia. Ma dalla Curia romana smentiscono il passaggio, che comunque non avverrebbe prima dell’estate

Che il cardinale Pierbattista Pizzaballa, attuale Patriarca di Gerusalemme, possa diventare il nuovo Arcivescovo di Milano è una voce che circola già da anni. Ma ultimamente i rumour si sono intensificati: anche se nella curia romana non vengono considerati molto credibili. Tutto nasce dal fatto che a fine luglio 2026 l’attuale Arcivescovo Mario Delpini, 145° arcivescovo metropolita di Milano, nominato nel 2017 alla guida della diocesi ambrosiana, la più grande d’Europa, compirà 75 anni, età «pensionabile» per i prelati. 

Lo «svecchiamento» della Chiesa voluto da papa Leone

Peraltro Delpini è «soltanto» vescovo, Papa Francesco non l’ha mai creato cardinale, «preferendogli» invece il  vescovo di Como Oscar Cantoni. E di recente Papa Leone XIV, nell’incontro coi vescovi italiani ad Assisi, ha ribadito che l’età per lasciare gli incarichi resta fissata a 75 anni per i vescovi, 77 per i cardinali titolari di arcidiocesi. Con Papa Francesco erano state concesse troppe deroghe e Leone intende invece procedere a uno «svecchiamento» della Chiesa, per garantire una maggiore efficienza pastorale. Quindi è molto  probabile che Leone, quando sarà, accetterà le dimissioni che Delpini, come tutti i vescovi e cardinali con ruoli di governo, è tenuto a presentare alla scadenza dei 75 anni, secondo il diritto canonico. Come ha fatto fra l’altro con il cardinale Timothy M. Dolan, arcivescovo di New York per sedici anni, sostituito da monsignor Ronald A. Hicks, vescovo di Joliet (Illinois). Pizzaballa, 60 anni, dei Frati Minori Francescani, negli ultimi mesi è stato molto presente in Lombardia, peraltro sua terra d’origine (è di Cologno al Serio, provincia di Bergamo): è per esempio intervenuto, in videoconferenza da Gerusalemme, lo scorso  28 ottobre alla seduta speciale del Consiglio regionale della Lombardia,  dedicato alla situazione umanitaria a Gaza e in Cisgiordania, e a come la regione  può sostenere la popolazione civile.  Ha dialogato più volte con l’Arcivescovo  Delpini e la Curia milanese, tanto che  a Milano gli è stato dedicato un murale dell’artista Palombo, subito vandalizzato



















































Il Concistoro e il futuro della Chiesa

Segnali importanti? Intanto si attende il primo Concistoro straordinario del pontificato di Leone XIV, convocato per il 7 e 8 gennaio 2026. Non sarà un concistoro per la creazione di nuovi cardinali, ma di un incontro di riflessione, comunione e discernimento fra il Papa e i cardinali di tutto il mondo, in cui comunque Leone potrebbe dare indicazioni importanti per il futuro della Chiesa. Ma in Curia nessuno crede alla possibilità che il Patriarca (dal 2020) di Gerusalemme, dove vive dal 1990, approdi a Milano: «Pizzaballa ha fatto e fa un attimo lavoro in Terra Santa, conosce a fondo le situazioni e le comunità, non avrebbe senso spostarlo ora, con la ricostruzione di Gaza in ballo». 

24 dicembre 2025 ( modifica il 24 dicembre 2025 | 14:22)