L’importo netto può variare per via del conguaglio Irpef e dei contributi, influenzando anche il calcolo del Tfr. Il Bonus Natale è proporzionale ai mesi lavorati e il datore di lavoro lo recupera in compensazione

A dicembre la busta paga si arricchisce di tredicesima e, per chi ne ha diritto, del Bonus Natale da 100 euro (esentasse, erogato con la tredicesima), ma l’importo netto può variare per via del conguaglio Irpef e dei contributi, influenzando anche il calcolo del Tfr (il trattamento di fine rapporto). Il Bonus Natale è proporzionale ai mesi lavorati e il datore di lavoro lo recupera in compensazione, mentre il Tfr si calcola sulla retribuzione effettiva, bonus esclusi, ma l’importo finale dipende dal totale dell’anno (puoi leggere una guida qui).

Il conguaglio Irpef

Dicembre, come sappiamo, è il mese del conguaglio Irpef, che inaugura le operazioni di fine 2025 che coinvolgono aziende e dipendenti. Per questo sulla base delle retribuzioni effettivamente erogate, sugli stipendi sarà calcolata l’Irpef effettivamente dovuta. L’effetto è variabile: se nelle buste paga dei singoli mesi sono state applicate ritenute più basse, allora lo stipendio subirà un taglio necessario per recuperare la differenza dovuta. Al contrario, in caso di ritenute applicate in misura più elevata (o bonus non riconosciuti) la busta paga risentirà positivamente degli effetti del conguaglio.



















































La soglia dei fringe benefit

È in merito al limite differenziato relativo ai fringe benefit che i datori di lavoro saranno chiamati a valutare attentamente l’eventuale superamento della soglia prevista. Per il 2025 i fringe benefit conservano il regime di esenzione fino alle seguenti soglie. In caso di superamento del limite massimo non sottoposto a tassazione, l’intero importo erogato rientrerà nel calcolo del reddito imponibile sia ai fini Irpef che per quel che riguarda i contributi dovuti.

Il conto del bonus Irpef

Nei calcoli di fine anno anche le operazioni relative alla determinazione effettiva dei contribuenti beneficiari del bonus Irpef di 100 euro. Il conguaglio di fine anno consente di determinare l’effettivo ammontare spettante alla luce dei redditi effettivamente corrisposti nel corso dell’anno. L’erogazione “anticipata” del bonus in busta paga fa i conti ogni anno con il rischio, dunque, di restituzione in caso di superamento delle soglie per il riconoscimento. Se le operazioni di conguaglio determinano il superamento del limite di reddito per il riconoscimento del bonus di 100 euro, il sostituto d’imposta dovrà recuperare l’importo, in un massimo di 8 rate di pari importo in caso di somme dovute superiori a 60 euro.

24 dicembre 2025