di
Guido Olimpio

La scomparsa di Ahmad Shukr sarebbe collegata alla sparizione di Ron Arad, catturato dai miliziani sciiti nel 1986 e del quale si sono perse le tracce dagli Anni 90

Intrigo internazionale per una storia del passato. Non si hanno più notizie di Ahmad Shukr, ex funzionario della sicurezza libanese scomparso da giorni: fonti arabe sostengono che potrebbe essere stato rapito dagli israeliani. L’azione sarebbe collegata al caso di Ron Arad, il «navigatore» di un caccia Phantom abbattuto in Libano sud nell’ottobre 1986 e catturato dai miliziani sciiti.

Shukr, secondo una ricostruzione, è stato attirato una settimana fa in una trappola da due persone presentatesi come svedesi che lo hanno indotto a raggiungere la località di Zahle. Una volta arrivato in questa cittadina è svanito, da qui l’ipotesi del sequestro. L’uomo è il fratello di Hassan Shukr, un militante parte di un clan coinvolto nella vicenda Arad e morto in battaglia nell’88. Forse una delle abitazioni della famiglia è stata usata come prigione, dunque è possibile che il Mossad e l’intelligence militare siano alla ricerca di nuove informazioni su un dossier piuttosto complesso.



















































Arad è passato di mano tra diverse cellule e non è stato escluso che sia stato portato per un certo periodo in Iran, spostamento seguito da un «ritorno» in Libano sempre trattenuto da fazioni vicine a Teheran. Una delle versioni più accreditate è che il navigatore sia deceduto a metà degli anni 90 per una malattia o in seguito alle conseguenze del trattamento subito. Racconti intrecciati con molte supposizioni, false piste, diversivi, trattative segrete e anche tentativi di estorcere denaro visto che era stata offerta una ricompensa di 10 milioni di dollari.

Nel 1994 gli israeliani avevano già sequestrato Mustafa Dirani, altro esponente sciita collegato al mistero. Rinchiuso per lungo tempo in condizioni durissime – ha denunciato torture -, è tornato libero nel 2004 con uno scambio di prigionieri. In apparenza, neppure questo colpo ha portato ad una svolta, con Tel Aviv sempre alla ricerca dei resti del militare che pare siano stati nascosti nelle vicinanze di Beirut. Nel 2021 altre rivelazioni mai confermate: sempre Israele avrebbe catturato un alto ufficiale iraniano in Siria, blitz seguito da un trasferimento del target in un paese africano amico. Un tentativo di farlo parlare nella speranza che avesse dettagli sulla sorte di Arad. Ma anche da questo filone non è emerso nulla o quantomeno Israele non ha lasciato trapelare dati. Sempre che lo scenario sia reale.

Le mosse israeliane su Arad si sommano a quelle per ritrovare le spoglie di Eli Cohen, la spia del Mossad impiccata a Damasco nel 1965, un agente in grado di infiltrarsi ai massimi livelli del regime. Come per il navigatore ci sono state operazioni, contatti, manovre d’ogni tipo portate avanti per decenni. Tutte hanno dato risposte parziali e nessuna svolta definitiva.

24 dicembre 2025 ( modifica il 24 dicembre 2025 | 11:38)