Le giornate sono ancora molto buie ma durante questo Natale sarà possibile accendere le illuminazioni domestiche e scaldare casa senza pensare troppo alle conseguenze sulle bollette future. Infatti, secondo l’analisi di Facile.it, a partire dalle previsioni dei prezzi all’ingrosso di luce e gas elaborate dall’European Energy Exchange, si stima un calo del prezzo finale per l’utente. Una diminuzione che toccherà picchi del 12% per i riscaldamenti e del 2% per l’elettricità.
Ma non tutti beneficeranno delle diminuzioni previste. Infatti, solo gli utenti che hanno scelto una fornitura a prezzo indicizzato vedranno scendere il costo finale di luce e gas. Chi ha un contratto a tasso fisso, perché stabilito da Arera oppure da un qualsiasi ente gestore del mercato libero, non vedrà oscillazioni in bolletta.
Cosa significa tariffa a prezzo indicizzato?
Per capire cosa sia un prezzo indicizzato occorre prima spiegare cosa siano Pun e Psv.
Il Pun (prezzo unico nazionale) riguarda la luce e indica il valore medio dell’energia elettrica all’ingrosso in Italia. È legato alle performance in borsa del Gestore dei mercati energetici. Il Psv (punto di scambio virtuale) svolge lo stesso ruolo del Pun ma per il gas, il cui costo finale è un riflesso anche delle dinamiche internazionali cui sottostanno i bisogni di approvvigionamento energetico di Stati come l’Italia, poveri di materie prime. Basti pensare ai rincari del prezzo del gas in tutta Europa avvenuto per scardinare la dipendenza dal gas russo.
Le fluttuazioni di Pun e Psv, sommate al guadagno fisso stabilito del fornitore, determinano il saldo finale.
Ora vediamo in pratica fino a quanto riusciranno a risparmiare i consumatori che hanno scelto contratti di fornitura a prezzi indicizzati.
Quanto si risparmia sulla luce
La riduzione stimata da Facile.it sarà di circa – 2% nel 2026 rispetto al 2025, un calo che riflette un ribasso del Pun del 4%. I valori indicati corrispondono a quelli di una famiglia tipo. Per esempio, un nucleo di tre persone, che abita in un appartamento di circa 100 mq di classe energetica E, che consuma intorno ai 2.700 kWh all’anno passa da una spesa di circa 758 euro, per il 2025 ancora da concludere, a una di 743 per il 2026. Un abbassamento non significativo quello della corrente elettrica, ma numeri di tutt’altro tipo sono quelli che riguardano le utenze del gas.
Quanto si risparmia sul gas
I prezzi del riscaldamento dell’acqua e dei termosifoni potrebbero avere una riduzione del 12%. Questo significa che la voltura di una casa abitata da almeno tre individui passerebbe dagli stimati 1.691 euro circa per quest’anno ai 1.493 per il prossimo. In questa voce di spesa i risparmi per alcune famiglie potrebbero essere significativi, raggiungendo circa i 200 euro l’anno.
Le stime sono state fatte sempre tenendo conto:
- delle previsioni di mercato, che vedono il prezzo all’ingrosso del gas in calo di circa -25 % da un valore medio di 0,4119 a 0,3087 euro smc (standard metro cubo);
- la classe energetica media del parco immobiliare dell’Italia, che spesso non protegge il consumatore da dispersione di calore, cosa che ovviamente si riflette in bollette piuttosto salate durante i mesi freddi.
Come posso sapere se avrò bollette meno salate
Per capire se la tua fornitura subirà dei cali nel saldo finale perché hai un prezzo indicizzato, che quindi varia quindi seguendo gli indici di mercato, non devi far altro che controllare la tua bolletta e cercare frasi tipo:
- prezzo dell’energia indicizzato al Pun per la luce;
- prezzo dell’energia indicizzato al Psv per il gas;
- prezzo variabile legato ai mercati all’ingrosso.
Se trovi scritto solo il prezzo fisso, purtroppo non riuscirai a beneficiare dei cali dei prezzi di gas ed elettricità all’ingrosso. Questo tipo di fluttuazione di valori non è dipendente dalla differenza che c’è tra mercato libero o di maggior tutela. Forse in alcuni casi potrebbe essere vantaggioso valutare di cambiare fornitore per beneficiare di un possibile calo dei prezzi. Ma una cosa è sicura: non cambiare fornitore al telefono, pena il rischio di pagare bollette più salate.