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Redazione Esteri
Dal 24 febbraio 2022, dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, c’è stato un aumento di queste «insegnamenti speciali» nelle scuole materne ed elementari di tutta Russia
Siamo in una scuola materna di Syktvkar, mille chilometri a nord di Mosca. Dopo i canti con le maestre e le impronte con la tempera, è l’ora dei «cadetti». Questa volta entra un papà vestito in divisa. È un militare dell’Armata di Vladimir Putin. Con sé, oltre alle caramelle, ha portato diversi tipi di fucili. Un arsenale da appoggiare sulla cattedra e mostrare ai piccoli che hanno tra i 4 e i 5 anni e fanno parte della classe «Arcobaleno». «Gli occhi dei bambini hanno iniziato a brillare quando l’uomo nella sua bella uniforme ha tirato fuori le armi. Tutti volevano toccarle, provarle», raccontano, entusiaste, le educatrici. Alla fine dell’incontro con il papà-militare, gli alunni hanno superato un percorso a ostacoli, si sono gettati a terra, faccia sul pavimento, mani dietro la testa: come si fa quando c’è un attacco nucleare da parte del nemico.
Inizia così il racconto riportato sul quotidiano francese Le Monde ripreso dal giornale indipendente russo Vyorstka. Dal 24 febbraio 2022, dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, c’è stato un aumento di queste «lezioni speciali» nelle scuole materne ed elementari di tutta Russia – corsi nati già nel 2014 dopo l’invasione della Crimea. In totale, secondo Viorstka, almeno 57 località in 26 regioni hanno questo tipo di programmi nelle scuole.
Oltre agli incontri con i militari, nelle «ore speciali» i bambini imparano a marciare, a cantare canzoni dell’esercito, a combattere corpo a corpo, a intrecciare reti mimetiche e a proteggersi in caso di attacchi.
Scrive Le Monde che al Consiglio della Federazione – la camera alta del Parlamento russo – una commissione ha depositato una proposta di legge sull’educazione di questi cadetti, per «formare l’élite di quadri destinati al servizio militare e pubblico». Il testo, che dovrebbe entrare in vigore nel 2026, definirà delle norme condivise a livello nazionale, visto che per ora non esiste un programma unificato, ma, spesso, si tratta di iniziative volontarie di insegnanti che credono sia necessario inculcare l’amore per la patria a chi ha appena smesso di usare il biberon. «Non vedo nulla di male in una preparazione al servizio militare, persino all’asilo», ha dichiarato il primo vicepresidente della commissione, Artiom Sheikine.
Alcune di queste scuole materne sono già collegate o collaborano con scuole militari, così da rendere il percorso sempre più diretto. «I bambini sono felici di imparare cose nuove», commentano alcune mamme che preferiscono rimanere anonime.
Se le «ore speciali» sono sempre più frequenti ma non obbligatorie, viene raccontato però che in tutta la Russia sono ormai molto comuni quelle che vengono definite le «cerimonie di iniziazione» nelle scuole. Funzionano così: parte l’inno nazionale, sventola la bandiera russa, e, per tre volte, i bambini gridano: «Lo giuro! Lo giuro! Lo giuro!».
25 dicembre 2025
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