di
Dimitri Canello
Il meteorologo: «Fino a fine anno si prevede un campo di alta pressione con sensibile aumento delle temperature in montagna e freddo in pianura»
Chi ha deciso di trascorrere il Natale in montagna ha ricevuto in dono il regalo più bello. Sia pure con qualche difficoltà e accumuli irregolari, la neve ha imbiancato la notte della Vigilia, arrivando anche a quote basse su tutto il Veneto. Nevicate significative sul Vicentino sopra i 650-700 metri, più abbondanti sulle Piccole Dolomiti dove si superano i 40 centimetri di neve fresca in zona Pasubio e Catena. La zona di Conco ha raccolto 20 centimetri di neve, quella del Monte Corno 25.
Gli accumuli
Nevicate inferiori sulla conca dell’Altopiano, dove si registrano 5-6 centimetri. Buoni accumuli anche a Tonezza del Cimone con 12 centimetri di neve fresca e sulle Prealpi Trevigiane, in particolare il Col Visentin, dove a 1600 metri si registrano 27 centimetri di manto bianco. Imbiancato anche il Bellunese, con i 51 centimetri di Ra Valles che rappresentano il massimo raggiunto in provincia. Spruzzata coreografica anche a Cortina, con 4 centimetri al suolo di neve fresca. Non ha fatto eccezione neppure il Veronese, con i 7 centimetri sul Monte Tomba e 5 centimetri sul Monte Baldo, in Lessinia. 20 centimetri sono caduti sul Monte Avena, nel Feltrino: «Gli accumuli – spiega il meteorologo vicentino Marco Rabito – sono stati irregolari, ma in linea con le previsioni e la neve è caduta un po’ su tutta la regione. Fino a fine anno si prevede un campo di alta pressione con sensibile aumento delle temperature in montagna, in particolare sui pendii, mentre farà freddo da inversione termica in pianura e nelle conche montane».
I danni
Il maltempo e il forte vento hanno causato anche alcuni disagi e aumentato le chiamate ai vigili del fuoco. Notte di lavoro intensa per il Comando Provinciale di Treviso che, a causa del forte vento che ha interessato il territorio della Marca, hanno effettuato 10 interventi per rimozione ostacoli, tagli pianta e messa in sicurezza di pali pericolanti. Treviso, Mogliano Veneto e Preganziol i Comuni in cui il forte vento ha provocato più problemi. A Mogliano effettuata anche la messa insicurezza di una copertura in plexiglas che rischiava di staccarsi dalla struttura principale. Nel centro storico di Venezia è tornata l’acqua alta, con piazza San Marco finita sotto soprattutto con alcune strutture ricettive, come per esempio il Caffè Quadri.
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25 dicembre 2025
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