di
Simona De Santis
La Porta Santa è il simbolo del Giubileo, «è Gesù Cristo, attraversarla è lasciarsi alle spalle l’uomo vecchio e andare oltre»
Il 24 dicembre di un anno fa, Papa Francesco apriva la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano. Era l’atto che segnava l’avvio del Giubileo 2025. A un anno di distanza è stato il suo successore Papa Leone XIV a celebrare la messa della notte di Natale. Dal 25 dicembre al via la chiusura delle Porte Sante. La prima Porta Santa chiusa, oggi giovedì, è quella della Basilica di Santa Maria Maggiore proprio lì dove riposa il corpo di Papa Bergoglio. A presiedere il rito e la Messa, il cardinale arciprete Rolandas Makrickas.
Il calendario degli eventi
Il 27 dicembre invece, alle 11, si chiuderà la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. Il rito e la celebrazione eucaristica saranno presieduti dal cardinale vicario Baldo Reina, e animati dal coro della diocesi, diretto da monsignor Marco Frisina.
Il 28 dicembre, invece, alle 10, verrà chiusa la Porta Santa della Basilica di San Paolo fuori le Mura, con le celebrazioni presiedute dal cardinale arciprete James Michael Harvey.
Ultima Porta Santa ad essere chiusa sarà quella della Basilica di San Pietro. A tenere il rito, il 6 gennaio mattina, sarà Papa Leone XIV. La chiusura della Porta Santa del carcere di Rebibbia, voluta fortemente da Papa Francesco, è stata celebrata dal cardinal Vicario Baldo Reina lo scorso 21 dicembre.
Il significato
«La porta è Gesù Cristo – disse padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni nella diocesi di Roma, nel giorno della Vigilia di Natale del 2024 – Attraversarla è lasciarsi alle spalle l’uomo vecchio e andare oltre, guardando al futuro per essere creature nuove». Il Giubileo della Speranza si avvia, dunque, alla conclusione e nei riti si innesta il suo significato più profondo: la porta «simboleggia l’ingresso in una nuova dimensione di grazia, perdono e rinnovamento spirituale, richiamando Gesù “la porta” (Giovanni 10:9)». Si dice addio al peccato, i fedeli vengono invitati al pentimento e alla riconciliazione, così facendo possono ricevere l’indulgenza plenaria e iniziare un nuovo cammino. Le Porte Sante, solitamente chiuse e sigillate, vengono aperte appunto soltanto durante l’Anno Santo, sia ordinario che straordinario, come segno di un passaggio salvifico nella casa di Dio.
Negli anni
Accanto a quelle tradizionali delle quattro basiliche romane, due sono state le nuove iniziative. Il 29 novembre 2015, Papa Francesco aprì la Porta Santa della Cattedrale di Bangui, capitale della Repubblica Centroafricana, anticipando il Giubileo straordinario della Misericordia del 2016, trasformando la città sofferente in capitale spirituale del mondo per chiedere pace, misericordia e riconciliazione: un gesto simbolico in una terra dilaniata dalla guerra.
Lo scorso anno, sempre Papa Francesco aprì appunto una quinta Porta Santa quella della cappella dell’Istituto penitenziario di Rebibbia, a Roma, per portare speranza ai detenuti e simboleggiare l’apertura del cuore. È una delle cinque Porte Sante del Giubileo 2025 e la prima ad essere stata aperta in un carcere, trasformando temporaneamente l’istituto in una “Basilica” per l’occasione, sottolineando che tutti, soprattutto i più vulnerabili, sono inclusi nel cammino di misericordia e redenzione. A chiuderla è stato giorni fa il Vicario Baldo Reina.
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25 dicembre 2025 ( modifica il 25 dicembre 2025 | 10:23)
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