INTERVISTA | 25/12/2025 | 09:45
di Giulia De Maio
Non chiedetegli regali, ma fuochi d’artificio. Giulio Pellizzari dice di non essere portato per gli acquisti da mettere sotto l’albero eppure si sta allenando come si deve quindi potrebbe in automatico donare presto al ciclismo italiano gioie preziose. Al primo anno nel World Tour il 22enne marchigiano della Red Bull Bora Hansgrohe si è piazzato sesto in classifica generale sia al Giro d’Italia che alla Vuelta a España, dove ha centrato anche una bellissima vittoria di tappa. Per il 2026? Non si pone limiti, anzi vuole «esplodere».
Buon Natale Giulio!
«Grazie, a voi e a tutti i lettori auguro di trascorrere una bella giornata in famiglia. Io sono a Camerino con mamma Francesca, papà Achille, i miei due fratelli maggiori Gabriele e Giorgia e gli altri parenti più stretti. Passeremo la giornata tra tavola e giochi. Il menù è ricco e non mancheranno i classici tortellini in brodo».
Cosa hai chiesto a Babbo Natale?
«Nulla di particolare, non sono per niente bravo a fare i regali e non mi aspetto nulla. Per quanto stiamo in giro noi corridori durante l’anno tra gare e ritiri il dono più prezioso è trascorrere del tempo con le persone care. Anche per questo oggi la bici resta in garage, il 25 dicembre si riposa e ci si gode la festa».
Per Capodanno che programmi hai?
«Sarò all’Aprica con il mio collega e amico Davide Piganzoli (prossimo a lasciare la Polti VisitMalta per la Visma Lease a Bike, ndr), le nostre fidanzate (Giulio è legato sentimentalmente da tre anni ad Andrea Casagranda, che corre tra le Elite in maglia Bepink, ndr) e il mio ex compagno di squadra Luca Paletti della VF Group Bardiani-CSF Faizanè. Il 31 faremo un lungo, poi dall’1 gennaio tornerò a San Marino finché l’8 non partirò per tre settimane di ritiro al Teide. Scenderò dall’altura diretto alla Volta a la Comunitat Valenciana dove attaccherò il primo numero alla schiena dell’anno il 4 febbraio e correrò per la prima volta in squadra con Remco Evenepoel».
Sui tuoi social alla fine delle vacanze hai scritto Rome wasn’t build in a day. Sei già con la testa a Roma?
«In Bulgaria, meglio partire da lì (scherza, ndr). Al Giro d’Italia manca ancora tanto, ma ci penso e voglio lavorare al meglio per arrivarci pronto. Nel calendario ho cerchiato in rosso anche Strade Bianche e Tirreno-Adriatico, che questa volta passa davvero vicino casa. Mi piacerebbe vincere il Tour of the Alps, una delle mie corse preferite. Nel 2026 voglio crescere e ottenere il massimo possibile, senza pormi limiti».
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