I fringe benefit si confermano sempre più centrali nelle politiche di welfare aziendale e nel gradimento di dipendenti e collaboratori, come evidenziato dall’Osservatorio Welfare 2025 di Edenred, secondo cui nel 2024 queste forme di beneficio rappresentano oltre la metà della spesa complessiva (52%), superando nettamente le aree tradizionali; alle loro spalle si colloca l’ambito ricreativo, che assorbe il 23% delle risorse, seguito dall’istruzione con il 13,5%, mentre l’assistenza sanitaria rimane marginale al 3,2% e in fondo alla graduatoria si attestano mobilità e assistenza familiare, rispettivamente all’1,5% e allo 0,9%.