Il Regno Unito non sarebbe un caso isolato. Nel mondo, seppur lentamente, qualcosa si muove. Norvegia, Nuova Zelanda, Svizzera e Olanda hanno già vietato la bollitura dei crostacei vivi, imponendo l’uso di tecniche di stordimento prima della cottura. E anche in Italia, seppur senza una legge nazionale, si registrano segnali importanti. Nel 2017 la Corte di Cassazione ha stabilito che esporre aragoste vive con le chele legate sul ghiaccio può configurare il reato di maltrattamento di animali. Sulla scia di quella sentenza, nel 2021 il Comune di Parma ha introdotto un regolamento che vieta di cucinare crostacei da vivi e di legarne le chele.