di
Adriana Logroscino
La classifica e il rapporto tra investimento e resa
Illuminare per abbellire, vestire a festa le strade, sostenere i negozianti alle prese con il periodo tradizionalmente più favorevole dell’anno. Con questi obiettivi i sindaci dedicano molta attenzione agli addobbi di Natale: in denari 397,4 milioni di euro.
Non tutti provenienti dalle casse comunali, il ricorso agli sponsor è una regola, sebbene spesso si tratti di aziende in house, quindi finanziate sempre con soldi pubblici. Sono iniziative che appartengono al capitolo degli investimenti in marketing territoriale, si difendono gli amministratori locali.
Quest’anno per luminarie e mercatini – un tempo tipici dei paesini di montagna oggi presenti anche dove la temperatura si aggira sui 20 gradi – animazione per strada e cerimonie di accensione dell’albero che svettano, la voce di spesa è presente nel 64,4 per cento dei Comuni: 5.084. Un fenomeno talmente rilevate da meritare una ricerca: la società di consulenza turistica e territoriale Jfc ha elaborato un rapporto pubblicato dall’Ansa, che analizza la spesa e stila una classifica delle città che hanno investito di più in luci, alberi e anche eventi.
Napoli in vetta
La palma per la maggior quota di risorse per vestire la città a festa l’ha investita l’amministrazione comunale di Napoli: 4,8 milioni di euro. Seguono, con una spesa sopra il milione di euro, Sassari con 2,3 milioni, Trieste e Messina, con oltre 1,3 milioni, e Siena (1,1 milioni). Città molto turistiche, quindi, al fianco di altre che vogliono emergere.
E a proposito delle mete preferite dei visitatori, cinque milioni attesi in queste festività secondo le stime di Cna turismo e commercio, anche i sindaci di Roma, Milano e Firenze investono ovviamente in luminarie e addobbi. Il calcolo preciso, tuttavia, sfugge ai ricercatori della società che si sono adoperati in questo studio: «Il Comune fa investimenti diretti in quota con associazioni e no profit e molto distribuiti fra i vari municipi, quindi diventa complesso fare una valutazione unitaria», spiega infatti Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile della ricerca.
Le altre città
Concentrando lo sguardo sulle città maggiori, quindi con oltre centomila abitanti, non sfigurano Reggio Calabria, Rimini e Forlì che investono circa 770mila euro, Cagliari con 220 mila euro, Ravenna, Foggia e Latina, tutte tra i 130 e i 200 mila euro. Tra i Comuni sotto i centomila abitanti, invece, si fanno notare Udine (320 mila euro) Cesena e Treviso (circa 270 mila, Ancona (247 mila) e Viterbo (170 mila). Infine classifica dedicata ai Comuni minori, cioè sotto i 20 mila abitanti, dominata da Finale Ligure che investe 115 mila euro, seguita da Montelupo Fiorentino 50 mila euro e Rho, 36 mila euro. Menzione per Riva Ligure che per i suoi 2.700 abitanti ha speso 23,5 mila euro.
Attrattiva per il turismo?
Intorno alle iniziative natalizie nasce sempre un dibattito, anche aspro: da un lato chi contesta la spesa per iniziative effimere e voluttuarie, considerati sprechi, dall’altro chi legge in questo impegno finanziario sostenuto con fondi pubblici una strategia attrattiva efficace. Si schiera con i primi, al termine della sua ricerca, Feruzzi che misura il rapporto tra investimento e resa: «Delle 5.084 amministrazioni comunali che spendono per illuminare la città durante le festività natalizie, solo 280 sono in grado di attrarre visitatori che soggiornino almeno una notte».
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25 dicembre 2025
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