La guerra che “va abolita”, il miracolo di suo padre uscito dal coma, la Madonna del parto di Monterchi. E poi ancora Trump, Musk, l’Europa e la bellezza di sua madre Isolina. Una lunga, intensissima, chiacchierata iniziata con una standing ovation di oltre un minuto. Così domenica 21 dicembre è andata in onda sul Nove l’intervista-show a Roberto Benigni che, con il suo usuale entusiasmo, ha accolto l’invito di Fabio Fazio e si è seduto sulla poltrona di “ Che tempo che fa”.
Ed è stato proprio lì che il premio Oscar di Manciano-Misericordia, frazione minuscola di Castiglion Fiorentino, ha condiviso con il pubblico una versione di sé inedita, intima e meno conosciuta. “Mio babbo – ha detto Benigni – quanto tornò dai campi di prigionia nazisti trovò mia mamma al lavoro nei campi. Era ridotto uno scheletro, pesava appena 40 chili. Quando la vide ebbe appena il tempo di dirle “ho pensato sempre a te” e poi cadde svenuto in coma. Fu allora che mia mamma, Isolina si chiamava, decise di prendere quel poco che aveva (tre anatroccoli) e portarli al santuario della Madonna del Bagno. Non aveva niente, se non quel pochissimo. E lei non ci pensò due volte. Indossò il suo vestito più bello e se ne andò al santuario a pregare la Madonna. Tre giorni dopo mio babbo uscì dal coma”.
E subito dopo a ruota Benigni si lancia nel racconto di quando sua madre, incinta di lui, decise di andare a Monterchi per pregare la Madonna del Parto affinché la gravidanza andasse a buon fine. “Erano anni di estrema povertà. Mia mamma era incinta di me ma non mangiava mai granché e dunque aveva paura che io ne potessi risentire. Così le dissero, di andare verso Sansepolcro a pregare la Madonna del Parto. Pensate, in questo piccolo angolo di mondo esiste un murale di Piero della Francesca. Mia mamma ci andò perché mangiava solo cocomeri. E infatti a me lo diceva sempre: ”te sei figlio del cocomero”, ed aveva ragione perché se mi aprite qui dentro sono come un cocomero, pieno di gioia”.