La pandemia ha cambiato molte cose. Ha rotto il tabù della salute mentale per esempio. La scaleup Unobravo è cresciuta in Italia e all’estero grazie alla visione della sua Ceo, che è partita da un bisogno per risolvere un problema. Riascolta la storia di questa azienda innovativa che ha vinto SIOS22. E a proposito di Open Summit sono aperte le iscrizioni per SIOS25 Winter il 17 dicembre a Milano a Palazzo Mezzanotte
Danila De Stefano mostra come l’esperienza personale – la difficoltà nel trovare supporto psicologico – possa trasformarsi in un’opportunità per innovare. È nata così Unobravo, piattaforma di psicologia online che ha scardinato pregiudizi e barriere economiche. La startup dimostra che la digitalizzazione può rendere la salute mentale accessibile a tutti, abbattendo stigma culturali e costi elevati. La leadership femminile e la spinta etica del team hanno consolidato la scaleup anche nel post-pandemia con una espansione all’estero. Unobravo ha vinto SIOS22 con il titolo di migliore startup dell’anno. Non perderti l’appuntamento di SIOS25 Winter il 17 dicembre a Milano a Palazzo Mezzanotte per festeggiare i dieci anni dell’Open Summit.
SIOS25 Winter, il 17 dicembre a Milano: registrati e prendi i biglietti
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«Leggevo tutti i commenti sui gruppi Facebook degli psicologi e questo mi ha fatto maturare sempre di più opinioni su cosa mancasse al mondo della psicologia in Italia. In più c’è stata la mia esperienza personale: una volta all’estero non sono riuscita a trovare un terapeuta in un momento di difficoltà. C’era un grandissimo bisogno di rendere il sostegno psicologico accessibile a più persone possibili».
Questa storia parte da lontano. Coinvolge una giovane donna, ma in fondo molto presto una comunità vastissima di expat. Perché i numeri di quelle italiane e quegli italiani che vivono e lavorano all’estero è impressionante. E attorno ad ogni persona c’è una storia che tiene dentro altre storie. Questa storia parte da lontano, dicevamo prima. Unisce due città tra loro distanti più di duemila chilometri. Perché tanti sono quelli da macinare per arrivare da Napoli a Londra. Proprio nel Regno Unito nel 2016 si trasferisce una giovane napoletana fresca di laurea in psicologia clinica conseguita all’università La Sapienza di Roma. Inizia a prestare servizio come research assistant. Lei l’avete ascoltata poco fa.
Si chiama Danila De Stefano e nel tempo avrebbe rivoluzionato il mondo della psicologia online e dell’innovazione. Oltremanica ci resta per cinque anni. Danila lavora in cliniche psichiatriche e associazioni di volontariato. Ed è in ascolto di donne vittime di violenza. Una roba molto impegnativa. Il primo impegno è come educatrice in una casa di cura psichiatrica. All’epoca Danila ha soltanto 24 anni ed è al suo primo lavoro. In fondo avrebbe avuto bisogno per prima lei stessa di aiuto. Tra lavoro e inserimento in un nuovo Paese sente l’esigenza di rivolgersi lei stessa a uno psicologo, ma l’impresa è assai ardua. Per farlo deve far fronte a lunghe liste d’attesa e prezzi esorbitanti.
È così che arriva l’intuizione che si rivelerà geniale. Al punto da scardinare prassi decennali ricorrenti e rivoluzionare con la forza della rete un comparto legato ai consulti in psicologia retrogrado e poco propenso alla digitalizzazione. Danila si chiede come gli italiani all’estero potessero essere seguiti nel momento in cui hanno bisogno di uno psicologo, ma non possono accedere al servizio. Detto, fatto. Inizia a proporsi per dare una mano da remoto ad altri connazionali expat, autopromuovendosi su diversi gruppi Facebook: le richieste che arrivano sono sin da subito numerose, tanto da non poter accettare nuovi pazienti che Danila arriva a segnalare ad altri colleghi. Sul mercato – comprende subito Danila – c’è una forte domanda di sedute psicologiche online e nello specifico la necessità di uno psicologo che parli italiano da proporre alle comunità di expat. Così decide di aprire un sito web semplice e intuitivo.
Lo fa col sostegno delle colleghe Corena Pezzella e Valeria Fiorenza Perris, che resteranno poi nel tempo al suo fianco. Nel 2019, a soli 26 anni, Danila accende Unobravo, servizio di psicologia online che si rivela, soprattutto negli ultimi anni drammatici segnati dalla pandemia, una bussola che orienta migliaia di persone, soprattutto giovani. Un riferimento per chi desidera iniziare un percorso psicologico ma non sa a chi rivolgersi. Una startup che intercetta un’esigenza sempre più sentita. Quella di avere un supporto online, traghettando la psicoterapia ancorata al consulto fisico nel mondo digitale. Il meccanismo è semplice e vincente: grazie ad un accurato e innovativo sistema di matching, abbina ogni paziente al professionista più adatto a seconda delle personali esigenze.
Questa formula porta subito Unobravo a offrire i propri servizi anche agli italiani residenti in Italia, dando il via ad una vera e propria rivoluzione nell’ambito del supporto psicologico. Oggi, a pochi anni dalla sua nascita, Unobravo è il servizio di psicologia online leader del mercato italiano, con all’attivo più di 4.000.000 sedute svolte, più di 200.000 pazienti assistiti e oltre 5.500 professionisti della salute mentale nel proprio team clinico. In pochi mesi, ossia nel mese di dicembre 2020, Unobravo raggiunge il break even, gli psicologi e psicoterapueti che collaborano sono più di 200 e per il 98% in Italia.
Nel marzo del 2022 Unobravo diventa Società Benefit e nel 2023 arriva la certificazione di Great Place To Work. Il team clinico composto per il 93% da donne e un core team che ha il 58% di personale femminile, insieme alle campagne e iniziative per abbattere lo stigma e alle collaborazioni a sostegno di enti e associazioni, fanno di Unobravo una realtà etica non solo per statuto, ma nelle azioni di ogni giorno. Insomma, prima della pandemia nessuno parlava di salute mentale. Ci sono voluti mesi di lockdown per capire quanto fosse importante il benessere psicologico. Danila lo ha vissuto sulla sua pelle prima di fondare una delle più importanti scaleup del panorama italiano. Questa è la storia di Danila De Stefano, una delle nostre Vite Straordinarie. E questo è il suo ritratto fuori dal comune.