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Massimo Sestini nasce a Prato il 24 aprile 1963. È un fotografo e fotoreporter di grande rilievo, noto per il suo lavoro nel documentare la realtà sociale, politica e culturale, con particolare attenzione agli aspetti umani e quotidiani. La sua carriera ha avuto inizio negli anni ’80, quando si è avvicinato al mondo della fotografia.
APPROFONDIMENTI
Nel corso degli anni, Sestini ha collaborato con importanti testate giornalistiche italiane e internazionali, tra cui L’Espresso, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Time, Le Monde, e molte altre. Le sue immagini sono state pubblicate in numerosi magazine e quotidiani, trattando temi che spaziano dalla politica all’attualità, dal sociale all’ambiente.
Ha seguito eventi di grande portata internazionale, affrontando anche temi delicati come i conflitti e le crisi umanitarie, ma anche storie più intime, legate alla vita di tutti i giorni. Chi è Massimo Sestini
Un aspetto distintivo del suo lavoro è la capacità di raccontare storie complesse in modo diretto ed evocativo, attraverso il ritratto e il reportage. Sestini è particolarmente apprezzato per la sua capacità di cogliere momenti significativi con uno stile che mescola realismo e poesia, spesso evidenziando la dimensione umana dietro gli eventi e le notizie. Il suo approccio alla fotografia è essenzialmente quello del “racconto visivo”, con un’attenzione particolare alla luce, alla composizione e alla narrazione.
Tra i suoi progetti più significativi, Sestini ha realizzato reportage su eventi di grande rilevanza storica, come le crisi migratorie nel Mediterraneo, la vita nei campi profughi e le difficoltà economiche di molte realtà italiane. Ha inoltre documentato aspetti meno visibili della società, come il mondo dei lavoratori, dei giovani e delle comunità emarginate.
Sestini ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui il World Press Photo nel 2005, per il suo lavoro sulla tragedia dei migranti nel Mediterraneo, oltre a riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. La sua fotografia è stata esposta in mostre in tutto il mondo, e le sue immagini sono conservate in collezioni pubbliche e private.
Oltre alla sua attività di fotoreporter, Massimo Sestini ha partecipato a progetti educativi e workshop, condividendo la sua esperienza con nuove generazioni di fotografi e appassionati. Con un approccio sincero e umano alla fotografia, è considerato uno dei più importanti fotografi italiani della sua generazione.
La passione per le immersioni
Massimo Sestini è anche appassionato di immersioni subacquee, un aspetto della sua vita che si collega molto al suo lavoro fotografico. La passione per il mare ha infatti avuto un ruolo importante nella sua carriera, tanto da influenzare alcuni dei suoi progetti fotografici. Sestini è noto per aver dedicato attenzione ai temi legati al mare, come le migrazioni attraverso il Mediterraneo e la condizione dei migranti che attraversano questo tratto di mare per cercare una vita migliore in Europa.
La sua passione per le immersioni gli ha permesso di esplorare da un punto di vista diverso il mondo sottomarino, acquisendo una conoscenza e una consapevolezza più profonda dell’ambiente marino. L’immersione, quindi, non è solo un hobby, ma una sorta di connessione con il mondo naturale che lui ha potuto esplorare e documentare anche sotto la superficie dell’acqua. Nel 2012 si è immerso con i sommozzatori della Marina Militare dentro la Costa Concordia appena affondata.
L’amore per il mare è anche evidente in alcune delle sue fotografie che immortalano scene di vita legate al Mediterraneo e alle sue acque, e probabilmente la sua passione per le immersioni ha contribuito a questa sensibilità e a una visione più ampia delle realtà legate all’acqua e al paesaggio marino.
L’incidente
Sestini è ricoverato in rianimazione all’ospedale di Trento dopo un incidente sott’acqua nelle acque gelate del lago di Lavarone, dove si trovava per una immersione. Sestini è stato riportato in superficie dall’istruttore e subito rianimato dai soccorritori. E’ stato quindi trasportato in ambulanza all’ospedale di Trento, dove tutt’ora si trova ricoverato in rianimazione in coma farmacologico, anche se non sarebbe in pericolo di vita.
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