di
Valentina Iorio

Le famiglie nel complesso hanno speso un miliardo di euro per pesce, carni e salumi, 650 milioni di euro per spumante, vino e altre bevande e 350 milioni per i dolci

Per cene e pranzi natalizi le famiglie italiane hanno speso 3 miliardi di euro, privilegiando i piatti della tradizione e i prodotti made in Italy. A fare i conti  è la Coldiretti, secondo la quale oltre nove italiani su dieci (91%) trascorrono le feste in casa propria o in quelle di parenti e amici, mentre il resto si divide tra ristoranti e agriturismi. 

Un menù tradizionale

La maggior parte delle famiglie ha optato per un menù a base di prodotti e ingredienti nazionali e a km zero, con una spesa complessiva di un miliardo di euro per pesce, carni e salumi, 650 milioni di euro per spumante, vino e altre bevande, 350 milioni per i dolci, tra cui panettone, pandoro e prodotti da panetteria. Seicento milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 200 milioni per pasta e pane, e altrettanti per formaggi e uova.



















































Natale a casa o in agriturismo

Secondo Coldiretti, in media, chi ha preparato il pranzo di Natale ha trascorso 2,8 ore ai fornelli. In quasi un caso su dieci (9%)  si è scelto di ricorrere a cibi d’asporto o portati da altri. Otto le persone a tavola, in linea con gli anni precedenti. Oltre 2 milioni di italiani hanno scelto gli agriturismi per il pranzo di Natale, con un aumento del 5% rispetto allo scorso anno, tra pasti e pernottamenti. 

I prodotti più consumati

I dolci si confermano i prodotti più consumati durante le feste, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, con il 47% delle famiglie che li ha preparati in casa. I dolci sono stati scelti dal 70% degli intervistati, seguiti a pari merito da frutta secca e spumante al 53%. Seguono vino al 42%, pesce al 40% e carne al 39%. I salumi registrano il 29%, mentre frutta e verdura (24%) e formaggi (23%) mostrano incrementi minori; chiudono superalcolici al 15% e birra al 7%.

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25 dicembre 2025