Spesso, nel motorsport come nella vita, ci sono priorità e una diversa percezione del tempo. C’è chi ne ha poco e vuole sfruttare ogni millesimo per portare a casa risultati e c’è chi, invece, vuole prendere tempo per seminare, curare il terreno e raccogliere i frutti una volta maturi al punto giusto.

Sembra questa la situazione in casa Aston Martin Racing, con Fernando Alonso che spinge – giustamente – per portare il team subito al vertice dopo le tante risorse investite e con Lawrence Stroll che invece si pone obiettivi da conseguire passo dopo passo.

Due modi di vedere il motorsport opposti tra loro, ma è comprensibile. L’asturiano compirà 45 anni il prossimo 29 luglio ed è già oggi una sorta di miracolo sportivo vederlo ancora in Formula 1. Questo mostra quanto talento abbia e quanto poco si sia affievolito nonostante il passare del tempo. Ma Fernando sa bene di non avere più tante occasioni per vincere quel gran premio che ormai insegue da qualche anno e il terzo titolo iridato sfuggitogli a più riprese e spesso non per colpe proprie.

Stroll, invece, ha la mentalità da imprenditore. Il tutto e subito sa che è quasi impossibile da ottenere. Nonostante le presenze di ingegneri del calibro di Adrian Newey, Andy Cowell ed Enrico Cardile, nonostante infrastrutture nuovissime e all’avanguardia, serve sempre tempo per mettere tutto a punto, calibrare tutte le dinamiche tra i reparti. Senza dimenticare l’arrivo di Honda come nuovo fornitore di power unit: dal 2026 la Casa giapponese fornirà i cuori delle AMR26 in esclusiva per la squadra di Silverstone dopo la conclusione dell’accordo con Red Bull Racing e Racing Bulls.

Lawrence Stroll, proprietario del team Aston Martin F1 sulla griglia di partenza.

Lawrence Stroll, proprietario del team Aston Martin F1 sulla griglia di partenza.

Foto di: Zak Mauger / LAT Images via Getty Images

“Non vediamo l’ora che arrivi il prossimo anno con un enorme cambiamento delle regole. Sarà un altro grande passo avanti; abbiamo Honda come nostro partner per le power unit, saremo una squadra ufficiale per la prima volta in assoluto, sarà un’esperienza completamente diversa”, ha dichiarato Stroll all’edizione spagnola di Motorsport.com.

“Progettare un telaio che si adatti a un propulsore è una cosa, al contrario di avere un motore cliente e semplicemente riceverlo. Ci vuole tempo e pazienza perché tutto questo si concretizzi”.

Ha aggiunto: “È un nuovo propulsore quello che avremo il prossimo anno. Bisogna dare alla Honda il tempo necessario, si spera, per sviluppare quel propulsore”.

Pur sottolineando il tempo necessario per il progetto, il canadese ha confermato che le aspettative “sono molto alte, altissime”.

“Ora dobbiamo dare a tutti il tempo di riunirsi e lavorare per portare queste nuove ed entusiasmanti regole e normative in vigore il prossimo anno all’altezza delle nostre altissime aspettative, le più alte possibili”.

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