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Un rito collettivo, una sorta di Sanremo in versione cinematografica. Potremmo definire così “Una poltrona per due”, nell’ottica di un evento che prende forma e significato in un preciso momento, che è uguale per tutti.
Il 24 dicembre è, di fatto, il giorno del film di John Landis, datato 1983 ma praticamente senza tempo. E la messa in onda, oltre a non poter mutare, non può prevedere nemmeno dei bis nel corso dell’anno.
“Una poltrona per due” è disponibile su svariate piattaforme e su Sky, senza che nessuno se ne sia particolarmente preoccupato. Sì perché non è importante “Una poltrona per due” in sé; è importante ciò che rappresenta per un pubblico che in larga parte della pellicola sa già tutto, che magari possiede pure un dvd impolverato a casa, mai spostato dalla videoteca proprio nell’ottica di quel principio del “qui ed ora” che ti costringe ad essere davanti al televisore, una volta l’anno, sintonizzato su Italia 1 e costretto persino a sorbirti le interruzioni pubblicitarie per una condivisione globale che non contempla anticipi, né deroghe.
Parliamoci chiaro, fuori dal 24 dicembre “Una poltrona per due” sarebbe una commediola semplice, carina, niente più. La storia di uno scambio di vite, con il ricco e viziato Louis Winthorpe che si ritrova senza una lira in tasca e il senzatetto Billie Valentine che acquisisce di botto denaro, successo e prestigio.
Alla vigilia di Natale, tuttavia, la trama acquisisce fascino. Seduce, attira, fa leva sul citato concetto di tradizione capace di accomunare milioni di sconosciuti sparsi in tutto il Paese.
E pensare che “Una poltrona per due” avrebbe poco di natalizio. Le feste sono in parte accennate nella trama, eppure la distribuzione nei cinema avvenne nel giugno del 1983 negli Usa e il 19 giugno 1984 in Italia.
Particolare il metodo di trasmissione in tv
Particolare anche il metodo di trasmissione in tv. Canale 5 trasmise il film per la prima volta in assoluto il 2 aprile 1986. Il secondo passaggio si verificò su Italia 1 il 7 gennaio 1988 e il terzo a brevissima distanza, già il 25 dello stesso mese.
Si conta anche una programmazione estiva, il 13 luglio 1995, e una il 31 ottobre 2002. Uniche eccezioni di una tradizione che, altrimenti, ha collocato “Una poltrona per due” sempre a dicembre, con la cadenza del 24 che, dal 2008, saltò solo nel 2011, con l’inedita e assai contestata opzione inedita dell’ante-vigilia. Un passo falso commesso nel corso di un cammino perfetto, che non ammette violazioni e tradimenti.
Per la cronaca, ieri gli spettatori di “Una poltrona per due” sono stati 2,086 milioni, pari ad uno share del 15,4%. Tutta gente che, in un’epoca in cui ciascuno può costruirsi il suo palinsesto lontano da regole e imposizioni, decide di stare assieme, virtualmente, in un’unica immensa sala che propone lo stesso prodotto per tutti.