Lino Banfi, il Natale a Napoli e l’angelo Ciro
Il Natale più importante della sua vita resta quello dei suoi diciotto anni, vissuto a Napoli in un momento di grande difficoltà: «Volevo fare l’attore, ma lavoravo pochissimo. Era Natale, non avevo neanche i soldi per una pensione. Non sapevo dove dormire». Decide di avviarsi verso la stazione, ma lì accade qualcosa che segnerà per sempre il suo cammino: «Un uomo mi guarda e mi dice: “Ma tu la tieni una casa?”. Io rispondo di no. Lui fa due passi, poi torna indietro e mi dice: “Vabbè, vieni a casa”». Una casa povera, affollata di bambini, ma piena di umanità: «Mi hanno fatto mangiare, bere, mi hanno fatto sentire uno di famiglia. Io ho sempre pensato che quell’uomo, Ciro, fosse un santo». Anni dopo, ormai diventato famoso, Banfi proverà a ritrovarlo per ringraziarlo: «Volevo fargli un grande regalo. Ma mi dissero che Ciro non era mai esistito». La risposta arriverà da un cardinale, suo amico: «Mi disse: “Lino, Ciro non esiste. Era un angelo che ti ha voluto salvare”».