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Nel cuore delle foreste umide del Borneo, una scoperta inattesa riporta sotto i riflettori uno dei felini più elusivi al mondo. Un esemplare di gatto dalla testa piatta, nome scientifico Prionailurus planiceps, è stato infatti ripreso da videotrappole nella Riserva Forestale di Tangkulap, nello Stato del Sabah in Malesia, tra febbraio e agosto 2024.
APPROFONDIMENTI
Le immagini, diffuse dal Dipartimento per la fauna selvatica e forestale del Sabah, confermano la presenza di questo rarissimo felino in ambienti paludosi e in aree forestali prossime a fiumi e corsi d’acqua.
Il gatto dalla testa piatta è una specie endemica del Sud-est asiatico, presente esclusivamente in Borneo, Sumatra e nella Malesia peninsulare. Secondo le stime più aggiornate, la popolazione globale conta circa 2.500 esemplari adulti.
Per questo motivo la specie è classificata come “in pericolo” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
Di dimensioni simili a quelle di un gatto domestico, questo felino si distingue per caratteristiche uniche. Le zampe parzialmente palmate lo rendono un abile cacciatore in ambienti acquatici, dove si nutre soprattutto di pesci, rane e crostacei. Il suo comportamento notturno e la forte specializzazione ecologica spiegano la rarità degli avvistamenti in natura.
Il ritrovamento in Malesia si inserisce in un contesto più ampio di segnali incoraggianti per la specie. Tra il 2024 e il 2025, infatti, nuovi esemplari sono stati documentati anche in Thailandia, nel Princess Sirindhorn Wildlife Sanctuary, inclusa una femmina con cucciolo. Si tratta di un evento particolarmente rilevante, poiché rappresenta la prima prova di riproduzione attiva nel Paese dopo circa trent’anni di assenza di avvistamenti confermati.
Nonostante queste notizie positive, il futuro del gatto dalla testa piatta resta fortemente a rischio. La principale minaccia è la perdita di habitat causata dalla deforestazione, in particolare per l’espansione agricola e delle piantagioni di palma da olio. Gli esperti sottolineano come la tutela delle zone umide e delle foreste fluviali sia cruciale per garantire la sopravvivenza di una delle specie più rare e specializzate del continente asiatico.
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