Reggio Emilia, 26 dicembre 2025 – È tornata a brillare la stella di Arnaldo. Ma questa volta lo ha fatto in televisione, portando il tradizionale carrello dei bolliti a MasterChef. Andiamo con ordine. Un mese fa, gli ispettori della guida Michelin hanno tolto la stella al ristorante Arnaldo – Clinica Gastronomica di Rubiera (Reggio Emilia), un riconoscimento conquistato nel lontano 1959. Lo chef Roberto Bottero, ospite della puntata natalizia di MasterChef Italia, ha portato ai concorrenti una ‘spugnolata’ da replicare, un piatto tradizionale, legato alla famiglia Bottero.
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Si tratta di una cremosa pasta al forno bianca, avvolta da una vellutata besciamella e condita con un delicato sugo di funghi spugnole. Il tutto viene poi arricchito da un ingrediente speciale: un trito fine di carne dei tradizionali bolliti di Arnaldo. Inventata dal nonno e dalla madre, oggi viene portata avanti dallo chef insieme alla moglie Ramona Astolfi, in un vero e proprio lavoro “a quattro mani”.
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“Non l’ho proposta io – si schermisce sorridendo Bottero – è stata una scelta dei giudici. Da lì è nata poi l’idea di portare in trasmissione l’intero carrello dei bolliti, come facciamo al ristorante”.
La mancata assegnazione della stella Michelin
E forse è proprio nel servizio più tradizionale che va ricercata la mancata assegnazione della stella dopo 66 anni: “Oggi le linee guida Michelin cercano l’evoluzione, che è importante. Ma non può e non deve snaturare l’identità del ristorante”.

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Lo chef: “Le vere stelle per noi sono i clienti”
Lo chef Roberto Bottero, nipote dello storico fondatore, ammette di non inseguire “un riconoscimento se questo significa perdere quello che siamo. Le vere stelle, per noi, sono i clienti”. Una filosofia che, effettivamente, sembra premiarlo: “Il ristorante è pieno da Pasqua e ha già moltissime prenotazioni per il Natale dell’anno prossimo. Questa è la soddisfazione più grande”.
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Il Natale da Arnaldo segue la tradizione
E da Arnaldo il Natale segue rigorosamente la tradizione: “Nessuna rivoluzione nel menù: cappelletti in brodo con spugnolata, carrello dei bolliti, zampone, cotechino, fagioli e salse”. La Clinica Gastronomica si potrebbe definire, a tutti gli effetti, “un ristorante natalizio”, rivendica Bottero con orgoglio. E fa bene, perché nel 2026 il ristorante Arnaldo festeggerà i primi 90 anni. Simbolo di una tradizione emiliana custodita e tramandata per generazioni.
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