di
Claudia Voltattorni

La legge di Bilancio blindata alla Camera, martedì l’approvazione definitiva. Dal taglio dell’Irpef alla rottamazione, ma decine di micro norme per interventi locali: 200 mila euro alla Onlus Gattorandagio

Legge di Bilancio secondo atto. Sabato in commissione Bilancio della Camera, la manovra economica approvata prima di Natale dal Senato inizia il secondo passaggio parlamentare. Il testo (relatori Andrea Barabotti della Lega, Andrea Mascaretti di FdI e Roberto Pella di FI) sarà esaminato dalle commissioni di Montecitorio e quella di Bilancio dovrà dare l’ultimo via libera per poi inviarla all’Aula per il voto finale. Il provvedimento dovrà essere licenziato senza modifiche per essere subito approvato ed evitare il terzo passaggio parlamentare con il ritorno al Senato e quindi d’incorrere nell’esercizio provvisorio di Bilancio, come appena successo in Francia.

Oggi i deputati potranno partecipare alla commissione in videoconferenza e domani il testo arriverà in Aula dove il governo porrà la questione di fiducia, come già al Senato. E poi martedì mattina ci sarà il voto definitivo. Le opposizioni attaccano e parlano di «seconda lettura farsa» accusando la «destra di essere allergica al Parlamento». Ma negli ultimi anni, l’esame della manovra economica solo in un ramo parlamentare e poi il via libera senza modifiche nell’altro è diventato ormai una prassi consolidata, principalmente per evitare l’esercizio provvisorio. 
Quest’anno tra tensioni all’interno della maggioranza e riscritture, l’esame del testo al Senato si è prolungato per oltre due mesi da quando il ddl ha ricevuto l’ok dal Consiglio dei ministri il 17 ottobre. Un percorso che lo stesso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha definito «tortuoso», rivendicando però la linea del governo sulla tenuta dei conti: «La nostra prudenza non è affatto stagnante e della nostra prudenza beneficeranno i governi del futuro, anche i vostri».



















































Il provvedimento approvato da Palazzo Madama martedì scorso e trasmesso alla Camera vale oltre 22 miliardi di euro e contiene misure come il taglio dell’Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50 mila euro; 3,5 miliardi per le imprese, tra Transizione 4.0 e crediti d’imposta per la Zes unica; la quinta rottamazione delle cartelle con 54 rate bimestrali per debiti dall’1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023; l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’Isee con una franchigia fino a 91.500 euro (200 mila in caso di abitazioni in una delle 14 città metropolitane); la flat-tax al 5% per gli aumenti contrattuali estesa anche ai rinnovi del 2024; l’aumento dell’Irap su banche e assicurazioni; l’aumento dell’età pensionabile di un mese dal 2027 e 3 dal 2028; la cedolare secca sugli affitti brevi solo per le prime due case (al 21% e al 26%); la tassa da 2 euro per i pacchi da Paesi extra-Ue.

Ma la legge di Bilancio contiene anche micro misure per interventi dai 10 mila euro ai 1,8 milioni, questi ultimi assegnati all’Autorità garante per la disabilità. Ecco oltre 2,5 milioni in 2 anni per le Misericordie d’Italia; 1 per l’associazione educatori finanziari e altrettanti (per 2 anni) per il Centro per le neuroscienze avanzate dell’Università della Calabria; 1 all’Ippodromo di Capannelle a Roma. Fondi andranno a restauri di basiliche, santuari e fontane, fondazioni e associazioni. E 100 mila euro per due anni arriveranno alla Onlus mantovana Gattorandagio. 

Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.

SCARICA L’ APP

Iscriviti alle newsletter de L’Economia. Analisi e commenti sui principali avvenimenti economici a cura delle firme del Corriere.

26 dicembre 2025 ( modifica il 26 dicembre 2025 | 21:05)