Ci mancava solo il “saldo zero” e pure Ruben Amorim che gela il Napoli: «Mainoo non si muove». Il “saldo zero” non è un problema, ma sicuramente una frenata. Perché le mani non sono libere per operare e bisogna tarare le operazioni d’entrata con quelle d’uscita. De Laurentiis non immetterà risorse in questi giorni per sistemare la situazione, non farà aumenti di capitale. Al contrario del Pisa avrebbe già iniziato a ripianare con versamenti programmati per uscire dal blocco.
APPROFONDIMENTI
Il Napoli no: nonostante una liquidità accantonata in riserve che arriva quasi a 200 milioni. Ma la scelta, strategica, è quella di non farlo perché a marzo l’indice di sostenibilità dovrà essere del 70 per cento e non dell’80 per cento. Occhio anche alle esigenze di Conte, che non vuole che la rosa venga numericamente ridotta: quindi, non solo il centrocampista, ma per ogni partenza ne deve arrivare almeno uno. Per questo, Manna ha un lavoro complesso. E arrivare a Mainoo, per dirla tutta, in queste condizioni, non è semplice, bisognerebbe avere la forza di far traballare lo United anche se il talentino della nazionale britannica farebbe carte false per lavorare con Conte. E spinge per poter trasferirsi in azzurro. Anche se solo per metà stagione. Ma per prima cosa, neppure il Manchester United ha capito cosa vuole fare di questo talento 20enne. Di sicuro, il Napoli non può trattare ora l’acquisto del cartellino: se va bene un prestito di sei mesi, si può procedere. Ingaggio da 1,5 milioni per sei mesi. E in ogni caso, Ruben Amorim ha pochi dubbi: «Per me lui è il futuro del Manchester United. Deve solo aspettare ogni occasione, perché nel calcio tutto può cambiare nel giro di due giorni».
EQUILIBRIO
“Saldo zero” obbliga anche a non aumentare l’attuale monte-ingaggi che sfiora i 115 milioni: dunque, qualche cessione è obbligatoria per poter prendere qualcuno. Lucca è uno di quelli che sembra avere più mercato: il riscatto scatta a febbraio (al primo punto che il Napoli conquista dalla quinta giornata di ritorno) e quindi all’Udinese andranno 26 milioni di euro. Margini per rinegoziare non sembrano esserci anche se da qualche settimana con Pozzo è iniziato un dialogo serrato in vista dell’estate. Argomento: Arthur Atta. Juventus, West Ham e Benfica stanno monitorando l’attaccante che ha, comunque, un ingaggio importante (2,6 milioni di euro). Pista caldissima anche quella che portano lontano da Napoli Marianucci e Vergara. Il loro agente, Mario Giuffredi, è stato chiaro: «Non si fa carriera restando in panchina». La cessione dell’ex Empoli potrebbe servire a chiudere qualche operazioni in prestito: su di lui c’è il Torino. Mazzocchi ha fatto sapere che non ha problemi a restare in azzurro e l’impressione, alla luce dei problemi in entrata, possa essere accontentato.
I RUMORS
Senza squilli di tromba, tra i nomi in agenda quelli dell’ala sinistra Eguinaldo dello Shakhtar Donetz, 21 anni, e come erede di Di Lorenzo, spunta dal Lugano il 22enne Mattia Zanotti visto che per Paletta il Cagliari chiede 25 milioni di euro. Se il Feyenoord apre, piace e non poco Quinten Timber che a giugno va in scadenza. Un affarone. Manna si è già mosso. Ed è probabile che l’interessamento sia con vista per l’estate. Tutti pazzi per Neres, dopo l’esplosione dell’ultimo mese: ovviamente è incedibile.