di
Loris Ighina

Il tennista di Busto Arsizio, ormai in pianta stabile nella top 100 Atp, punta a confermarsi nel 2026. Obiettivo: migliorare sul piano della concentrazione e avere più continuità nei match «impossibili»

Allenamenti negli Emirates appena conclusi. «Il 2025 — spiega Mattia Bellucci — è stato un anno di prime volte, ma soprattutto la prima vera stagione completa nella quale abbiamo giocato con continuità a livello Atp». Il tennista lombardo si esprime al plurale enfatizzando il concetto di squadra con il suo staff, presente a Dubai nelle figure di coach Fabio Chiappini e Marco Brigo, ds dell’Mxp Tennis Team di Milano, quartier generale di Mattia: «Sono stato molto felice delle partite disputate ad altissimo livello. Tutte utili per capire il lavoro da fare per continuare a crescere. Ora ci stiamo preparando con grande attenzione. Gli squilli del 2025? Rotterdam contro Medvedev e Tsitsipas, il terzo turno a Wimbledon, meritato sul campo, e la sfida contro Carlos Alcaraz nel secondo turno degli US Open. Esperienze utili per il futuro».

Bellucci — protagonista della puntata di Time Break andata in onda su Supertennis TV a Santo Stefano — partirà oggi per l’Australia: «Sarà al via nelle qualificazioni dell’Atp di Brisbane, poi giocherà a Auckland — ha proseguito coach Fabio Chiappini — in preparazione agli Australian Open, primo Slam di stagione». Bellucci ha raggiunto il best ranking di numero 63 Atp nello scorso luglio e tecnicamente si distingue nel circuito per la capacità di giocare un tennis a tutto campo, efficace anche nei pressi della rete e fatto di soluzioni vincenti con puntuali accelerazioni, sia con il diritto che il rovescio bimane. Sulla concentrazione e sulla continuità il lavoro da fare è ancora evidente. 



















































«Mattia — prosegue Chiappini — è un giocatore che vive di emozioni, nel bene e nel male. Si esalta e trascina anche il pubblico, ma può abbattersi quando il piano partita non trova soddisfazione. L’obiettivo 2026 è trovare il giusto equilibrio per ridurre queste onde. Non è sempre così facile, ma l’impegno per salire di livello anche sotto questi aspetti è molto. A Dubai ha potuto allenarsi in un ambiente ideale, per condizioni e il ricco parterre di tanti grandi giocatori. Ha anche potuto assistere ad alcune sedute di Jannik Sinner, impressionante per la qualità del lavoro espressa in allenamento. Un vero esempio da seguire e fonte d’ispirazione. Non vogliamo parlare di classifica, ma sarà frutto dei risultati di campo, quelli sui quali dobbiamo concentrarci ora». 

Intanto l’Mxp Tennis Team di Milano continua a crescere e lo ha fatto in modo esponenziale da quando è nata nel 2020: «La nostra – spiega il ds Marco Brigo – è stata un’ottima annata. Bellucci ci ha permesso di coronare il sogno di portare un atleta nei top 100 in pianta stabile, e la crescita di Moez Echargui, protagonista di una stagione sensazionale (oggi è numero 135, ndr), ci fa sognare ancora più in grande. Puntiamo a traghettare anche lui nei primi 100. Senza dimenticare Luca Potenza, oggi 373 del mondo con l’obiettivo 2026 di raggiungere le qualificazioni Slam». Nel 2025 è stata importante per l’Mxp l’apertura di un settore femminile e il grande lavoro fatto con i giovani con la supervisione dell’ex professionista vercellese Erik Crepaldi.


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27 dicembre 2025