di
Simone Golia
Dopo la brillante vittoria contro l’Udinese, la prima in campionato, non arriva nessuna svolta per la Fiorentina che cade al Tardini. La situazione in classifica resta critica
La grande illusione della Fiorentina si consuma in soli sei giorni: i cinque gol rifilati all’Udinese una settimana fa e la prima vittoria dopo 16 giornate di digiuno avevano fatto pensare alla svolta dei viola, che però a Parma sprofondano ancora: 1-0 per i padroni di casa, in un Tardini stracolmo, che fanno festa con il colpo di testa vincente di Sorensen a inizio ripresa. Uno di quei successi che vale doppio perché ottenuto in uno spareggio salvezza, con i gialloblù — quartultimi prima del calcio d’inizio — che mettono otto punti fra loro e la Fiorentina, ultima e con una partita in più. Di nuovo notte fonda per quest’ultima, dunque. La panchina di Vanoli torna a forte rischio.
Mentre la Fiorentina si convinceva di aver visto la luce in fondo a un tunnel lunghissimo, il Parma ha avuto due settimane di tempo per digerire la dolorosissima sconfitta casalinga contro la Lazio nonostante la doppia superiorità numerica e per lavorare su un attacco da appena 10 gol totali, il peggiore del campionato. Ad aiutare Cuesta anche il recupero di due leader come Delprato e Circati, oltre alle parate dell’ottimo Corvi, titolare dall’infortunio di Suzuki dello scorso 8 novembre e decisivo in almeno tre occasioni su Ndour, Comuzzo e Dodò. Dal canto suo, Vanoli conferma in toto la formazione vista contro l’Udinese con la sola eccezione di Viti al posto dello squalificato Ranieri. Ma non si salva nessuno. Kean delude, Gudmundsson di nuovo non pervenuto, la difesa — la peggiore del campionato — fa acqua da tutte le parti.
Il gol del Parma arriva subito a inizio ripresa, al 48′, con un cross a difesa schierata di Britschgi. Pellegrino brucia sul tempo un Comuzzo troppo lento ma cicca il pallone, che però viene ribattuto in rete da Sorensen, nel frattempo inseritosi sul secondo palo con grande dormita di Dodò. La Fiorentina, che aveva approcciato malissimo il match regalando tutto il primo tempo agli avversari, si scuote solo a metà ripresa, con l’ingresso di Piccoli e il doppio centravanti. Corvi, già super su Ndour, si ripete sul tiro di Comuzzo e di Dodò, ma anche il Parma spreca il raddoppio con Pellegrino e Oristanio.
Il Tardini si conferma maledetto per i viola, che ci avevano vinto solo una volta negli ultimi dieci precedenti. A fine partita non parla nessuno, continua il silenzio stampa aspettando la rivoluzione in dirigenza con l’arrivo di Paratici. La classifica dice sempre ultimo posto a 9 punti e il calendario fa paura: dopo la Cremonese, ci saranno Lazio, Milan, Bologna e Napoli.
27 dicembre 2025 ( modifica il 27 dicembre 2025 | 14:50)
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