Si sono vissute ore di violenza e terrore nel carcere per minorenni di Casal del Marmo, a Roma. Un gruppo di detenuti stranieri ha prima sequestrato un poliziotto penitenziario e lo ha poi selvaggiamente picchiato, ferendo anche un altro agente di servizio. Attualmente a Casal del Marmo c’è una presenza di circa 57 detenuti minori. Lo rende noto Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Il sindacalista rimarca che “ancora una volta, tutte queste aggressioni non possono più essere tollerate. Il SAPPE continua, ripetutamente, a denunciare una situazione di allarme sotto il profilo dell’ordine e la sicurezza nel carcere romano, dove ieri non erano in servizio né direttore e neppure il comandante, mancavano ispettori e sovrintendenti e il responsabile della sezione era un poliziotto con soli tre anni di servizio. Non è più accettabile continuare ad assistere che il personale di polizia di Roma sia quotidianamente oggetto di aggressioni che comportano nel 90 per cento di casi al ricorso al pronto soccorso. Serve un segnale abbastanza incisivo, anche perché i detenuti hanno sfasciato alcuni degli arredi del carcere: ci vuole una ispezione ministeriale”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime vicinanza e solidarietà al poliziotto ferito: “va detto e ribadito che chi aggredisce un membro delle forze di polizia attacca lo Stato. Quindi, la risposta deve essere ferma per evitare emulazioni”. Sul caso è intervenuto anche Massimo Costantino, segretario generale di Fns Lazio: “Ancora una volta ci troviamo a dover denunciare episodi di violenza all’interno delle carceri. All’agente, dopo le cure e la visita del caso in ospedale, sono stati riscontrati 17 giorni di prognosi. Da quando apprendiamo i detenuti della palazzina minori, hanno distrutto i sistemi di video sorveglianza , non sono noti i motivi.
La Fns Cisl Lazio “esprime la propria solidarietà e la piena vicinanza all’agente, ribadendo che per i detenuti resosi partecipi di tale criticità è’ necessario un intervento immediato per garantire la sicurezza del personale in servizio con provvedimenti non solo disciplinari ma , anche, dí trasferimento in altri luoghi detentivi”.