Joxean Matxin interviene sul tema dell’inversione di Giro d’Italia Vuelta a España nel calendario ciclistico. Il direttore sportivo dell’UAE Team Emirates XRG ha parlato di uno dei temi caldi di questa off season, nato da una dichiarazione di Tadej Pogačar: il campione del mondo, che nel suo palmarès ha un Giro d’Italia ma per ora nessuna Vuelta, ha caldeggiato una corsa rosa a fine agosto e la competizione spagnola a maggio, anche per sfruttare al meglio il clima nei due Paesi. Naturalmente, l’idea non è piaciuta a RCS, che organizza il Grand Tour italiano, ma il dibattito a questo punto è aperto e non è detto che in futuro non se ne parli anche davanti all’UCI.

In un’intervista a MARCA, Joxean Matxin ha fatto ecco alle parole del suo corridore di punta sull’argomento dell’inversione di Giro e Vuelta: “Credo sia una decisione che devono prendere le corse. È chiaro che Tadej lo ha detto per il tema del clima. Ad agosto, nella zona dove saremo in Spagna, farà molto caldo. E in Italia, nella zona in cui saremo, può esserci molta neve. Se facessimo la Vuelta 2026 ad aprile sicuramente non si cancellerebbe nessuna tappa“. Insomma, l’idea non sembra così sgradita allo spagnolo, anzi.

Il direttore sportivo dell’UAE Team Emirates XRG ha poi parlato dell’eventualità di vedere lo sloveno al via della prossima Vuelta: “Con Tadej abbiamo stabilito di decidere l’ultima parte del programma dopo il Tour. Non si scarta la Vuelta, ovviamente, però vogliamo essere rispettosi con la corsa. Un anno abbiamo annunciato che avrebbe corso e alla fine non si sono verificate le migliori situazioni, come l’anno prima. Non vogliamo generare un’aspettativa se non sappiamo realmente come sta Pogačar. Aspettiamo”.

Infine Matxin ha fissato l’obiettivo per la squadra emiratina nel 2026: “Migliorare quello che abbiamo fatto quest’anno. Non accontentarci, non pensare che quello che abbiamo ottenuto ci sia già di nuovo. Se lo abbiamo ottenuto è perché siamo capaci e se facciamo le cose come le abbiamo fatte finora, con la stessa concentrazione, con la mentalità, la capacità, il lavoro e la coesione che abbiamo, sono convinto che potremo anche superare il risultato del 2025. Non voglio contare quante vittorie, ma migliorare quello che abbiamo ottenuto“.