I fatti risalgono alla mattina del 22 dicembre, quando la giovane ha raggiunto l’ospedale. Il personale sanitario, notandone lo stato di forte agitazione, ha ispezionato lo zaino che portava con sé, trovando il neonato già deceduto da diverse ore. L’ospedale ha immediatamente avvertito la polizia. Interrogata dagli agenti, la 23enne ha inizialmente cercato di allontanare da sé ogni responsabilità. Avrebbe raccontato che lo zaino le era stato affidato da un’amica, che le aveva chiesto di liberarsene. Solo dopo averne controllato il contenuto, sempre secondo questa versione, avrebbe compreso la gravità della situazione e deciso di correre in ospedale nella speranza di poter fare qualcosa.