Simona “era una sportiva, era un pesce in acqua. Vogliamo sapere cosa è successo”. Si indaga per omicidio colposo
Giacomo Martiradonna
4 agosto – 14:58 – MILANO
Sono ancora tanti i dubbi sulla morte di Simona Cinà, pallavolista 21enne di Capaci, trovata priva di vita nella piscina di una villa a Bagheria, durante una festa di laurea. La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. “Simona era una sportiva, era un pesce in acqua”, spiegano i familiari. “Vogliamo sapere cosa è successo”.
Simona Cinà, Le novità sul caso—
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, il corpo di Simona sarebbe rimasto in acqua diversi minuti prima che qualcuno si accorgesse di quanto accaduto. “Ci sono troppe cose che non tornano. Nessuno per molto tempo si è accorto che Simona era in acqua morta. Eppure la piscina è piccola e la villa era piena di giovani“, ha detto Gabriele Giambrone, legale della famiglia Cinà. La salma è stata sequestrata dalla Procura e trasferita al Policlinico di Palermo.
I tanti dubbi—
Simona Cinà è stata trovata senza vita in bikini, in una piccola piscina dal fondo basso. Una delle ipotesi al vaglio è quella di un malore improvviso, ma la famiglia solleva interrogativi su questa ricostruzione: “Qualcosa nella storia non torna, ci sono diversi aspetti da chiarire. Come mai per molti minuti nessuno si è accorto che Simona era in acqua morta? E perché la ragazza aveva la faccia in su? Se fosse caduta in piscina non l’avrebbero trovata in quella posizione. E allora si è sentita male mentre si faceva il bagno? Se così fosse stato, è strano che in uno spazio di otto metri quadrati circa nessuno abbia notato il corpo”, ha spiegato l’avvocato Giambrone. Gli inquirenti stanno ascoltando tutti i testimoni utili per ricostruire l’accaduto.
tracce di sangue vicino la piscina—
Un giovane è stato accompagnato in caserma per il prelievo del Dna. Nella villa sono state trovate tracce di sangue che, secondo il ragazzo, si sarebbe procurato dando un calcio per lo choc, dopo aver appreso della tragedia. Gli inquirenti dovranno chiarire anche altri dettagli: “Assolutamente inverosimile, qualcuno ha ripulito tutto“, ha commentato il legale riferendosi alla presunta assenza di alcolici all’arrivo dei carabinieri, nonostante l’invito alla festa parlasse chiaramente di bevande. Secondo una testimonianza, intorno alle 4 molti invitati erano già andati via e gli organizzatori avevano iniziato a riordinare.
Simona Cinà, disposta l’autopsia—
La Procura di Termini Imerese ha disposto l’autopsia sul corpo di Simona Cinà per chiarire le cause del decesso. La finestra temporale in cui sarebbe avvenuta la tragedia va dalle 3.20, orario in cui un’amica l’ha lasciata alla festa, alle 4.10, quando è stata effettuata la chiamata al 112. I sanitari del 118 sono giunti sul posto in circa dieci minuti e hanno trovato Simona già fuori dall’acqua. Sul corpo erano visibili i segni dei tentativi di rianimazione.
L’appello dei genitori di Simona Cinà—
“Voglio sapere cosa è successo a mia figlia, perché è morta, io voglio sapere solo perché…”, ha detto tra le lacrime la madre di Simona. “Vogliamo chiarezza sulla fine di nostra figlia“, ha ribadito il papà. “C’erano solo bottiglie d’acqua, la piscina era pulita, noi abbiamo chiamato per avere notizie su mia figlia. Dov’è finito l’alcool? Mia figlia era una sportiva, era un pesce in acqua. Vogliamo sapere cosa è successo”.
Anche i fratelli di Simona, Roberta e Gabriele, hanno voluto raccontare i dettagli di quella notte: “Quando siamo arrivati, il corpo di nostra sorella era già a bordo piscina. Il suo corpo era coperto da un telo, con il costume. C’erano le pattuglie dei carabinieri e l’ambulanza. Ma ci sono tante cose che non tornano: era una festa di laurea ma non abbiamo visto la torta, non abbiamo trovato alcolici. Quando siamo arrivati i ragazzi erano tutti bagnati, in silenzio. Non abbiamo trovato i vestiti di mia sorella, ma solo le scarpe“. I vestiti però pare che siano stati sequestrati dagli inquirenti.
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