Sarà davvero così?
La Tuareg 457 è stata una delle grandi assenti di EICMA 2025, una moto che in molti attendevano per completare finalmente la gamma con il motore 457 della casa di Noale che comprende già Tuono e RS.
Secondo le indiscrezioni, la mini Tuareg potrebbe replicare motore e telaio delle sorelle, ma con sospensioni ad escursione maggiorata e un serbatoio più capiente per presentarsi come una adventure da off road a 360 gradi. Si tratterebbe di un modello “sensato”: le crossover facili sono senza dubbio tra i modelli più apprezzati in questo periodo. Di lei sappiamo qualcosa dal punto di vista tecnico (ne parliamo qui sotto), ma nulla per quanto riguarda l’estetica. Per questo abbiamo messo a confronto l’inventiva dell’intelligenza artificiale e Oberdan Bezzi, il designer italiano che spesso ci ha fatto sognare con le sue “anticipazioni” stilistiche. Bezzi ha ipotizzato la Tuareg con livrea Aprilia Racing (ma guardate anche la sua elaborazione vintage per la Tuareg 660), il risultato è senza dubbio credibile. Anzi a guardarle entrambe, lo possiamo dire senza timore di essere smentiti: Obiboi batte IA 1-0.
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Oberdan Bezzi immagina la Tuareg con livreaAprilia Racing
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Più scolastica l’idea della Tuareg elaborata dalla IA
Ma come sarà, quando (e se) arriverà?
Partiamo da motore: il bicilindrico parallelo da 457 cm³, quello che sulla RS eroga 47,6 CV, avrà una messa a punto adeguata per l’uso fuoristrada: meno spinta in alto, più coppia ai bassi regimi, giusto quel che serve per affrontare sabbia e pietraie senza patemi. E le sospensioni? Qui è lecito aspettarsi escursioni generose, forse 200-220 mm sia davanti che dietro, con una forcella di diametro adeguato e un monoammortizzatore con leveraggio progressivo. Ruote a raggi, ovviamente, con cerchio da 21 pollici all’anteriore e 18 al posteriore, la configurazione classica per chi vuole divertirsi anche lontano dall’asfalto. Il paramotore in alluminio sarebbe d’obbligo, così come un bel cupolino alto per proteggere dal vento durante i trasferimenti su strada.
Per quanto riguarda l’elettronica, se Aprilia dovesse mantenere quanto già visto su RS e Tuono 457, troveremmo l’acceleratore Ride by Wire, tre Riding Mode (Eco, Sport, Rain), o forse quattro ipotizzando una mappa offroad e il controllo di trazione regolabile su tre livelli. L’ABS sarebbe il classico Bosch, con la possibilità di disattivarlo al posteriore per giocare un po’ sulla terra. Il tutto gestito da un bel display TFT da 5 pollici, magari con la possibilità di aggiungere come optional il cambio bidirezionale e la connettività Aprilia MIA per collegare lo smartphone. Insomma, tutta quella tecnologia che ormai ci si aspetta anche su una moto pensata per lo sterrato. Insomma, qualcosa si sta muovendo, ma dobbiamo ancora aspettare.
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Bezzi vede così la Tuareg 660, un’interpretazione vintage anni 90 che potrebbe andare benissimo anche per la 457