Alle 18:48 sabato 27 dicembre è ripresa una serie di forti esplosioni al cratere di Nord-Est, che hanno lanciato materiale piroclastico grossolano su tutto il cono e ben oltre la sua base. Si è intensificata anche l’attività alla ‘bocca’ ubicata sull’alto fianco del cratere Voragine. Qualche ora prima, alle ore 15:15, un episodio di fontana di lava era iniziato al cratere di Nord-Est dell’Etna, interrompendo un periodo di alcune ore di relativa calma. La spettacolare attività eruttiva del vulcano siciliano è caratterizzata dal cosiddetto “stop and go” che la rende imprevedibile.

L’attività vulcanica

Secondo quanto riferisce l’Osservatorio etneo dell’Ingv, l’attività è aumentata molto repentinamente nel primo pomeriggio, producendo getti di lava alte 300-400 metri e una colonna eruttiva carica di materiale piroclastico, che si è alzata alcuni chilometri sopra la cima dell’Etna per poi essere spinta dal vento verso ovest. Alle 15:45 l’attività ha cominciato a diminuire, e la fontana è passata a forti esplosioni con bolle di lava, che hanno lanciato materiale piroclastico grossolano fino alla base del cono e oltre. Persiste un’emissione di cenere intermittente. Rispetto all’episodio di fontanamento della mattina, questo è stato più energetico, con fontane piu’ alte e una colonna eruttiva piu’ densa. Nel contempo è continuata una modesta attività esplosiva dalla bocca apertasi sul fianco orientale della Voragine, che sta producendo un continuo pennacchio di cenere alto qualche centinaio di metri. L’ampiezza media del tremore vulcanico si è stabilizzata, su valori alti, fino alle 14:40 circa, quando si è verificato un nuovo repentino aumento dell’ampiezza ed ha raggiunto rapidamente valori caratteristici delle fontane di lava. Dalle 15:55 si osserva un nuovo decremento dei valori di ampiezza. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico permane leggermente a nord-ovest del cratere di Nord-Est a una elevazione di circa 2800-3000 metri. L’ampiezza media del tremore vulcanico si è stabilizzata, pur se su valori alti, fino alle ore 19:45 circa, quando si è verificato un nuovo repentino aumento durato sino alle 20:15 circa. L’attuale fase eruttiva dell’Etna, nonostante l’allerta per il volo (Vona) rosso, non impatta sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

 

Protezione civile: allerta gialla 

 

Alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i Centri di competenza e il Dipartimento della protezione civile della Regione Siciliana, il dipartimento della protezione civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Etna dal livello verde al livello giallo e la fase operativa di preallerta, invitando le strutture territoriali di protezione civile ad adottare le opportune fasi operative locali e misure di mitigazione del rischio, soprattutto in relazione alla possibile presenza di escursionisti in quota. La riunione è stata convocata, nel pomeriggio di oggi, in seguito alle attività del vulcano che hanno fatto registrare un incremento del tremore e un’intensa e continua attività stromboliana principalmente al Cratere di Nord-Est, accompagnata da emissioni laviche in area craterica, con possibile rapida evoluzione dei fenomeni verso un’attività più energetica. 

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