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Fiumi di tequila, soffitti bassi e luci soffuse. Un piccolo palco, cantanti, attori e famosi giornalisti. Flash di fotografi dalla strada e fan che urlano alla porta. Anni ’80? No, Sanremo 2025. È quello che sono state le feste di Achille Lauro nella città dei fiori durante la settimana santa della musica italiana. 


APPROFONDIMENTI

Per tutta la durata del Festival, il cantante romano ha allestito l’RM CONFIDENTIAL, uno spazio a detta sua “di libero pensiero” dove cantare e far festa: un jazz club dei giorni nostri.

Achille Lauro, gli after party 

I più informati parlano di un luogo che sembra uscito dalla New Orleans degli anni ’70.

In una stanza il bancone del bar e nell’altra il palco. Le pareti bianche e rosso pastello cantano con i poster di Elvis, dei Guns o dei Pink Floyd. A terra, sul pavimento di mattonelle bianche, tappeti di vari colori. Il palco è piccolo, di poco rialzato e delimitato da tende rosso porpora che sembrano uscite da un film di Lynch. Le uniche finestre che danno sulla strada sono oscurate.

L’atmosfera si scalda quando Carlo Conti manda tutti a letto (o al dopo festival). Iniziano ad arrivare le persone: all’ingresso un’attenta selezione, due gorilla filtrano chi può e chi non può entrare. La musica è alta, il locale non insonorizzato, Sanremo si accorge che il Confidential è vivo. Fuori si forma una folla di fan e curiosi. Dentro si scalda la voce, sul palco diversi strumenti, salgono i cantanti: molti sono in gara al festival. Parte la musica: ’O Surdato ‘Nammurato si alterna ad Ancora di Eduardo De Crescenzo. Le note di Lucio Dalla a quelle di De Gregori. Insomma, si celebra la musica d’autore italiana. Arrivano i vassoi con le tequile, qualcuno mangia la pizza, tutti cantano. Gli attori parlano tra loro, i giornalisti cercano lo scoop. Addirittura in salasi affaccia un noto politico. Alcune persone discretamente chiedono di non fare foto. Sul palco è salita una ragazza, è vestita da burlesque, un boa piumato al collo. Da Lynch si è passati a Sorrentino. Iniziano ad accendersi le prime sigarette, fuori dal Confidential la folla è sempre più numerosa, arriva anche qualche fotografo: «Ma si può entrare?» chiede sottovoce mostrando il pass stampa, il più delle volte vengono rimbalzati.

Dentro il fumo si appiccica ai vestiti, il locale è affollato, si suda e si balla. I cantanti trascinano gli ospiti in quella che diventa una vera e propria jam session. Non esiste più il palco, cadono i confini, chi suona si mischia a chi balla. La notte è lunga all’RM Confidential di Lauro.


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