In una recente intervista, Jamie Campbell Bower ha parlato del suo personaggio Vecna in Stranger Things e di come sia stato interpretare il ‘dualismo’ Henry-Vecna.

Siamo arrivati alla fine. Manca solo l’ultimo episodio, il gran finale della quinta stagione, e finalmente scopriremo come andrà a finire la saga di Stranger Things che da più di dieci anni ci tiene incollati davanti alla tv. Negli episodi del Volume 2 – disponibili su Netflix -, abbiamo scoperto qualcosa in più sulle reali intenzioni di Vecna/Henry/001 (Jamie Campbell Bower) e sul suo piano di unire la realtà di Hawkins con un’altra dimensione, dando così vita ad un nuovo mondo plasmato secondo la sua volontà. A parlare di Vecna e del ‘dualismo’ Henry-Vecna nella quinta stagione è stato l’attore stesso che lo interpreta nel corso di una recente intervista.

Stranger Things, Jamie Campbell Bower parla del suo personaggio Vecna

Nel corso di una recente intervista rilasciata a Deadline, Jamie Campbell Bower ha parlato del suo personaggio Vecna e di come sia stato interpretare il ‘dualismo’ Henry-Vecna.

L’attore ha ricordato alcuni passaggi fondamentali della quinta stagione come ad esempio quando Henry da bambino uccide lo scienziato nella grotta rivelando come sia stato per lui interpretarli e di cosa si è servito per realizzare al meglio l’intensità emotiva che richiedevano le diverse scene:

Recitare quelle scene, a volte mi ha dato una grande liberazione, ed è stato anche molto importante per me affrontare quelle scene comprendendo il trauma e l’esperienza per portare alla luce quel livello di umanità. Ho descritto Henry in questa stagione, e il modo in cui l’ho affrontato, come una sorta di conservazione della memoria, ma sepolta lontano. Quindi, quando riesco a scoprirlo, a tirarlo fuori, umanizza l’esperienza e il personaggio per me, perché ci sono momenti in cui mi sento selvaggiamente disumano, mostruoso, e so che sembra ovvio, ma davvero mostruoso. Quindi ho provato un grande piacere in quei momenti, di sicuro.

Campbell Bower ha poi raccontato come è stato interpretare il ‘dualismo’ Henry-Vecna a livello emotivo e come è riuscito a creare questa separazione tra i due personaggi:

Voglio dire, dipende da cosa intendiamo per perdita di umanità, in realtà. Perché, è la distanza dal cuore, o è mostruoso nel senso di mostri? Penso che Henry fosse così vicino, molto più vicino all’innocenza, molto più vicino alle esperienze, e poi quando è stato mandato verso quella fine scivolosa e venosa alla fine della [stagione] 4, è diventato tutto una questione di risentimento, e a quel punto, sembrava che l’umanità se ne fosse andata. Sembrava che la possibilità dell’amore fosse così lontana. Mi riferisco all’amore come a quella cosa che ci tiene in vita, e quindi penso che Henry, se la guardiamo da questa prospettiva, sia vicino all’innocenza, Whatsit è più lontano, e Vecna ​​è semplicemente… è impossibile – virtualmente impossibile – che ci sia qualcosa che sembri amore.