Ha inaugurato il 2025 vincendo Sanremo e l’ha concluso conquistando addirittura una menzione sul «New York Times» che ha citato il successo pervasivo di «Balorda nostalgia» e i 121 milioni di stream solo su Spotify: è stato un anno glorioso per Olly che però ha deciso di tenere i nervi saldi e andare dritto per la sua strada, facendo anche scelte difficili (e discusse) come quella di rinunciare all’Eurovision Song Contest. «La realtà dove devo riuscire ad esistere è quella fra me e il mio pubblico», ha detto qualche mese fa ad Andrea Laffranchi, sul «Corriere». Senza paura di nascondere le proprie fragilità, conscio dei rischi cannibalizzanti del successo, Olly sta crescendo artisticamente e umanamente restando fedele a se stesso. L’auspicio è che continui così.